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Lavoro: al via progetto ‘Hub consulenti’, investimenti per 40 mln euro  

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Un investimento di 40 milioni di euro per l’acquisto di 106 immobili in tutta Italia per altrettante sedi della Fondazione consulenti per il lavoro. E’ quanto prevede il progetto ‘Hub consulenti‘, presentato oggi a Roma in occasione degli Stati generali dei consulenti per il lavoro. “Il progetto nasce nel Consiglio nazionale dell’Ordine e nella Fondazione Lavoro -ha spiegato Alessandro Visparelli, presidente dell’Enpacl, l’ente previdenziale di categoria- e noi, come Enpacl, siamo ‘accompagnatori’, mettiamo risorse per raggiungere gli obiettivi che Consiglio nazionale e Fondazione Lavoro si sono preposti”. Risorse importanti messe in campo dall’Enpacl per accompagnare le crescenti attività della Fondazione Lavoro, dalla formazione alle politiche attive.

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“Prevediamo -ha continuato Visparelli- di acquistare a regime 106 sedi, una per ogni provincia. Abbiamo messo a disposizione 40 milioni: 15 nel 2019, 15 nel 2020 e 10 nel 2021. Inizieremo con una per ogni regione, e via via anche a livello provinciale, sulla base delle risorse che abbiamo a disposizione. Aspettiamo di avere le caratteristiche tecniche degli immobili da ricercare da parte della Fondazione Lavoro e poi procederemo con gli acquisti delle sedi che metteremo in affitto alla Fondazione Lavoro ma alle quali potranno anche accedere gli Ordini territoriali per le loro attività”. Secondo Visparelli, è stato possibile realizzare l’investimento perché “il nostro patrimonio è aumentato, siamo a un miliardo e 200 milioni”, ma “l’investimento deve essere fatto con accuratezza perché deve mantenere valore nel tempo”.








Soddisfatto del progetto anche Vincenzo Silvestri, presidente della Fondazione Lavoro. “Fondazione Lavoro -ha spiegato Silvestri- arriva da tre anni di crescita esponenziale, il Consiglio ed Enpacl hanno individuato le potenzialità di questa struttura e hanno affidato alla Fondazione questa opportunità di sviluppo. Le sedi di Fondazione Lavoro permetteranno a tutti i i colleghi che si vogliono approcciare alle tematiche delle politiche attive di potere avventurarsi anche in questo ambito. Per noi è una fida gigantesca”. E con le sedi sul territorio per Fondazione Lavoro “non sarà costretta ad appaltare all’esterno la formazione, con questa possibilità che ci viene data col progetto questo non accadrà più perché potremo realizzare l’acquisizione e l’accreditamento regionale come ente formativo”, ha concluso.

Agli Stati generali è intervenuto anche il presidente di Fondazione universo lavoro, Matteo Robustelli, che ha sottolineato l’importanza delle tecnologie: “Con gli anni macchine e software diventeranno i più validi collaboratori dei professionisti. Ma i professionisti non potranno non spendere la propria intelligenza emozionale che è ben altro dall’intelligenza artificiale. Partiamo da un presupposto: il processo di cambiamento e di automazione del manifatturiero italiano -ha continuato- è ormai stato accettato dalle imprese stesse. Se le imprese sono entrate in un modo di nuovo processi tecnologici, non vedo perché la categoria dei consulenti debba rimanere indietro. Ci sarebbe uno scollegamento tra i professionisti, i consulenti e il mondo produttivo. Credo che sia fondamentale che professionisti cavalchino questo cambiamento”.

A portare il punto di vista delle nuove generazioni di professionisti è stato Pietro Latella, presidente dell’Associazione nazionale giovani consulenti del lavoro: “I giovani guardano avanti col diritto di puntare a un futuro professionale all’interno della categoria dei consulenti del lavoro. La nostra professione negli ultimi anni è cambiata molto come d’altronde è cambiato anche il mercato. Il consulente del lavoro riesce ad adeguarsi a questi cambiamenti guardando avanti e a vedere opportunità dove gli altri vedono al contrario criticità”. Secondo Latella, “è con questa prospettiva che i giovani consulenti del lavoro si affacciano al mercato di oggi, che è un mercato che guarda alle nuove opportunità e competenze professionali”. “La nostra capacità sta proprio nel riuscire a metterli a sistema, per creare quelle economie di scala e riuscire a conquistare nuove fette di mercato”, ha aggiunto.

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