Marina Calderone
Pubblicato il: 27/02/2019 12:28
“A noi non piace il nuovo contratto a termine, in cui si inseriscono delle causali impossibili. Non è così che si dà certezza ad aziende e lavoratori. Noi siamo per la semplificazione, quella vera, non per adempimenti inutili, per l’innovazione”. Lo ha detto Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, aprendo la seconda giornata di ‘Verso il Festival del lavoro’ a Genova, l’evento anteprima del Festival del lavoro, in programma a Milano dal 20 al 22 giugno.
“Noi lo abbiamo detto -ha continuato Calderone- al sottosegretario Durigon che serve una riflessione sulla normativa dei rapporto di lavoro, con la giusta flessibilità, e senza un contenzioso indotto che crea solo danni a imprese e lavoratori”.
“Servono politiche attive, noi siamo contro l’assistenzialismo. Il lavoro non si crea per decreto, ma servono sviluppo e investimenti”.
Per Calderone, “noi consulenti del lavoro, con un milione e mezzo di aziende seguite e otto milioni di rapporti di lavoro in delega, abbiamo una responsabilità importante, e cerchiamo di portarla avanti puntando sempre più su formazione professionale e innovazione”.
La presidente ha poi sottolineato l’importanza della location dell’anteprima: “Abbiamo scelto Genova, e Genova ha scelto noi, per fare questa prima anteprima del Festival del lavoro, perché volevamo porre l’accento sul messaggio che la categoria vuole dare: nel Paese deve ripartire l’occupazione”.
Un appuntamento voluto dalla categoria per dare vicinanza alla popolazione e alle imprese genovesi, ma anche per dare un messaggio al Paese su come ripartire. “Abbiamo un Paese bellissimo -ha continuato- ma serve una riflessione per sfruttare al massimo le potenzialità che ci sono e le infrastrutture, viarie e tecnologiche, sono fondamentali”.
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