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Lavoro: Digital360, forte legame fra trasformazione digitale e attrattività imprese  

Digital360: Forte legame fra trasformazione digitale e attrattività imprese

Andrea Rangone, ad di Digital360

“C’è un forte legame tra trasformazione digitale/innovazione imprenditoriale e attrattività delle imprese. Questa consapevolezza inizia a diffondersi nel mercato del lavoro”. Ad affermarlo, ad Adnkronos/Labitalia, Andrea Rangone, amministratore delegato di Digital360, società che ha l’obiettivo di accompagnare le imprese nella comprensione e nell’attuazione della trasformazione digitale e favorirne l’incontro con i migliori fornitori tecnologici, in vista del R andstad Employer Brand 2019, il riconoscimento con cui Randstad – primo operatore mondiale nei servizi per le risorse umane – premia le imprese nelle quali gli italiani preferirebbero lavorare, sulla base della più completa e rappresentativa ricerca mondiale di employer branding.

“Per un giovane neolaureato pieno di entusiasmo e speranze, entrare a far parte di un’azienda che non sta realmente cavalcando la rivoluzione digitale – avverte – può voler dire imparare modalità di lavoro vecchie e guardare il futuro con lo specchietto retrovisore”.

“La vera attrattività delle aziende – assicura – si costruisce dimostrandosi realmente consapevoli della quarta rivoluzione industriale in atto e poi agendo concretamente per cavalcarla mettendo in pratica le innovazioni abilitanti. Questo significa anche consentire alle persone di formarsi acquisendo le necessarie competenze digitali per stare al passo con il cambiamento, ma anche di permettere alle risorse interne di contribuire fattivamente alla costruzione del futuro, portando in azienda le loro idee e le loro capacità”.

Come spiega Andrea Rangone, “tutte le professioni oggi sono soggette a importanti cambiamenti, perché viviamo in una fase storica in cui non siamo solo in presenza di un po’ di trasformazione digitale, ma siamo immersi in una vera e propria nuova rivoluzione industriale, la quarta che l’umanità abbia conosciuto, abilitata dalle tecnologie digitali come Intelligenza artificiale, Big Data Analytcs, Blockchain, Internet of Things”.

“Dagli avvocati ai medici, dai contabili agli ingegneri, dai musicisti ai manager, ogni professione – sottolinea – è destinata a evolvere. Perché il ‘digitale ovunque’, per effetto dell’Internet delle cose e delle persone, metterà sempre più a disposizione moli infinite di dati, che potranno essere letti e interpretati dall’Intelligenza artificiale”.

“Da una parte, questo ‘automatizzerà’ alcune attività basate su esperienza e intelligenza, portando all’eliminazione di alcuni profili professionali che potranno essere sostituiti. Dall’altra, ne creerà di nuovi profili, che oggi non esistono, basati su capacità e skills in grado di ‘sfruttare’ quello che l’automazione digitale ci renderà disponibile”, conclude.

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