Pasquale e Armando Marinelli (foto sito campanemarinelli.com)
Pubblicato il: 21/05/2019 14:03
“Il nostro artigianato medioevale di ‘fare’ campane è legato a una tradizione millenaria. Una tradizione che presto porterà le nostre campane in Terra Santa, a Denver e in Sud America”. Lo dice, in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia, Pasquale Marinelli, contitolare insieme al fratello Armando dell’omonima fonderia delle campane ad Agnone (Isernia). “Siamo orgogliosi – sottolinea – di portare nel mondo un made in Italy artigianale. Con la nostra azienda siamo in 20 in tutti i continenti a produrre campane. Il nostro gruppo di lavoro è formato da 12 persone, a cui vanno aggiunte le squadre che, di volta in volta, montano impianti tecnologici per l’elettrificazione delle campane di nuova generazione. Display grafico, la possibilità di gestire da 1 a 88 uscite per il comando delle campane, orologi a torre, illuminazione, capacità di memorizzare 1.000 suonate, il tutto con una programmazione semplice e guidata con una sezione manuale per il comando diretto di tocchi e distese di 6 campane”.
“Tutte le nostre campane – afferma – vengono lavorate direttamente presso la nostra fonderia e hanno una caratteristica speciale ben definita derivante dall’esperienza di vari secoli, trasmessa di generazione in generazione; si presentano con una forma svelta ed elegante, hanno un suono limpido, dolce e squillante e sono di una durata secolare. Tutto questo si deve alla sana e diligente fusione e alla bontà del bronzo, formato esclusivamente da rame e stagno puro. Esse, inoltre, sono ornate attentamente con eleganti fregi e artistici bassorilievi e portano scolpite chiaramente le iscrizioni e le immagini che si desiderano”.
“La nostra – ammette – è una storia lunga oltre 1.000 anni che ha visto alternarsi momenti di difficoltà a momenti conditi da tante soddisfazioni. Su tutte, forse, l’esperienza più significativa risale al 1924, anno in cui Papa Pio XI concesse alla famiglia Marinelli il privilegio di effigiarsi dello Stemma Pontificio. La nostra esperienza e specializzazione ci ha reso i maggiori esperti non solo per quanto riguarda l’arte campanaria e, più in generale, fusoria, ma anche per quel che concerne l’architettura del campanile. Sono molti i rapporti di collaborazione con architetti e progettisti di fama internazionale che richiedono loro sopralluoghi e consulenze prima di definire il disegno di un nuovo campanile o il recupero di uno antico”.
“Le campane – spiega Pasquale Marinelli – sono legate alla loro struttura portante (campanili o altri sistemi a sospensione) tramite sistemi detti ceppi. Nelle nuove installazioni i ceppi permettono il movimento meccanico delle campane, dato che l’uso delle corde è ormai quasi del tutto relegato al folclore o alle manifestazioni concertistiche. Il ceppo può avere sagoma e caratteristiche diverse in funzione dell’uso, delle tradizioni e del tipo di suono che si vorrà ottenere dalle campane”.
“La nostra fonderia – continua – è in grado di realizzare ceppi in metallo adeguati ad ogni particolare esigenza prestando massima cura nell’unire all’efficienza tecnica una grande attenzione al risultato estetico e nel massimo rispetto nel contesto architettonico. Oltre che esemplari personalizzati, assolutamente unici, dagli 8 ai 20 centimetri, che riportano in rilievo dediche, ritratti, loghi e qualsivoglia immagine richiesta“.
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