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Maternità, equo compenso, IA e “sentenze semplificate”: le quattro proposte dei giovani commercialisti per un rinnovamento della professione

Sospensione degli adempimenti professionali per le commercialiste durante la maternità, modifiche all’equo compenso delle prestazioni professionali, un’Intelligenza Artificiale più inclusiva per i commercialisti e l’abrogazione delle “sentenze semplificate” con il divieto di impugnazione dell’estratto di ruolo. Sono le quattro proposte lanciate a Roma, nel corso del Forum dei Giovani Commercialisti, dall’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. “Si tratta – afferma Francesco Cataldi, presidente Ungdcec – di quattro proposte concrete per migliorare le condizioni lavorative e l’esercizio della professione, nella logica di un cambiamento reale che vogliamo perseguire”.

Queste le proposte dell’Unione: Maternità e lavoro: le commercialiste dovrebbero poter beneficiare del differimento di due giorni delle scadenze fiscali durante la gravidanza (dalla data del certificato di gravidanza rilasciato dal medico curante e fino ai 2 mesi precedenti alla data prevista per il parto) e la sospensione degli adempimenti dichiarativi dai due mesi precedenti la data prevista del parto fino ai 3 mesi successivi. Si tratterebbe, di fatto, dello step successivo al cosiddetto “diritto alla malattia” per i professionisti.

Equo compenso: maggiore tutela delle libere professioni in materie di equo compenso. L’attuale formulazione prevede, infatti, zone grigie che ne compromettono la reale applicabilità: sarebbe opportuno renderlo applicabile verso tutti e individuare conseguenze sanzionatorie anche per le imprese che non applicano la norma, altrimenti la stessa continuerà ad agevolare i soggetti forti, invece dei professionisti a cui era rivolta.

Intelligenza artificiale: adozione dell’intelligenza artificiale nelle professioni intellettuali è una realtà in rapida evoluzione, che richiede una regolamentazione capace di garantire un equilibrio tra innovazione e tutela professionale. La normativa potrebbe beneficiare dell’introduzione di linee guida etiche specifiche per l’uso dell’IA nelle professioni intellettuali, che dovrebbero coprire aspetti come la privacy, la sicurezza dei dati e l’uso responsabile dell’IA e il loro rapporto con lo sviluppo etica della professione.

Abolizione delle “sentenze semplificate”: le “sentenze semplificate” rappresentano un pregiudizio per i soggetti che adiscono i giudici al fine di vedere tutelati i propri diritti in materia fiscale. Pregiudizio che, allargando la prospettiva all’intera giurisdizione di cui trattasi, pare sommarsi a diversi e ulteriori elementi che, alla data odierna, risultano perniciosi per i contribuenti che vi ricorrono, e che vanno dunque irrimediabilmente rimossi.

L’onorevole Andrea de Bertoldi, Commissione Finanze Camera dei deputati, ha commentato: “Appoggio in toto le proposte dell’Unione e mi auguro che il governo non faccia mancare il suo supporto. Si tratterebbe anzitutto di proseguire sulla strada dell’ampliamento della prima norma sul differimento dei termini per i professionisti malati che, a mia firma, fu approvata nel 2021. Poi si potrebbero portare avanti le altre proposte che danno benefici evidenti con un basso impatto economico per le casse statali”.

Per l’onorevole Chiara Gribaudo, vicepresidente della commissione Lavoro a Montecitorio, “l’Italia ha un record negativo di natalità: occorre promuovere politiche adeguate soprattutto per le libere professioniste. In questo senso, la proposta dell’Unione è molto convincente e mi auguro che trovi la giusta modalità di attuazione. In tema di equo compenso, la proposta dell’Unione ritorna sulle criticità espresse da me sulla norma stessa, quindi non posso che appoggiarla”.

L’onorevole Emiliano Fenu, Commissione Finanze della Camera, ha sottolineato come si tratti di temi “di grande impatto e rilevanza. Penso soprattutto all’equo compenso: non garantirlo ai professionisti italiani che operano quotidianamente sul territorio vuol dire spianare la strada ai grandi soggetti. E poi c’è il grande tema dell’IA che va regolamentata e gestita”.

“I giovani professionisti sono interpreti di cambiamenti che interessano la nostra epoca. Per agevolarli, la Cassa ha stanziato due milioni di euro a supporto delle attività professionali della categoria attraverso il bando che agevola la creazione di aggregazioni professionali e quello per l’acquisto/leasing di beni e servizi con il quale possono essere finanziate anche le spese per l’intelligenza artificiale”, ha affermato Ferdinando Boccia, presidente della Cassa Dottori Commercialisti.

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