Un momento del convegno di oggi
Pubblicato il: 05/06/2019 18:16
“L’attenzione del governo sulle Fiere è massima, perché portano buyer internazionali in Italia, che sono il vero motore dell’export italiano. E a giorni, per questo motivo, convocheremo un tavolo, con l’Ice e l’Aefi, per fare una strategia Paese sulla struttura delle 36 organizzazioni fieristiche in Italia, in modo da aver il massimo rendimento dal budget e dai tempi organizzativi”.
Così Michele Geraci, sottosegretario allo Sviluppo Economico, con Adnkronos/Labitalia, a margine dell’evento ‘Collaborazione e sostenibilità. Driver di cambiamento per le fiere Italiane’ organizzato da Aefi (Associazione esposizioni e fiere italiane) a Roma nell’ambito della quarta edizione del ‘Global Exhibitions Day’, l’evento più importante dell’anno per il settore fieristico.
Secondo Geraci, “il governo non ha ridotto le risorse destinate alle fiere, ma le ha diversamente allocate, abbiamo sostenuto anche l’e-commerce: per la promozione del made in Italy abbiamo messo 188 milioni, 10 in più”.
Soddisfazione da Aefi dopo l’annuncio. “Noi ci aspettavamo una risposta positiva alla richiesta di un tavolo permanente, non occasionale, sulle aspettative del sistema fieristico: abbiamo ottenuto rassicurazioni, che mi sembrano anche sincere. E quindi daremo seguito presto a questo stimolo. Ne abbiamo fatti tanti tavoli, speriamo che questo sia decisivo”, spiega Giovanni Laezza, presidente di Aefi (Associazione esposizioni e fiere italiane) e direttore generale di Riva del Garda FiereCongressi.
Per il Sistema Fiere “gli stanziamenti” del governo “sono in calo, la matematica mi dice che da 33 milioni a 29 ne abbiamo persi 4, ma questo non sarebbe un problema se non fosse l’inizio di una tendenza che vede il governo orientarsi altri strumenti di veicolazione del made in Italy. Io credo che, per essere al pari anche con le altre forze mondiali, le fiere siano il primo degli strumenti”.
Secondo Laezza le Fiere italiane nel 2019 “dovrebbero dare seguito a processi di integrazione tra fiere”. “Qualche esempio c’è stato: piacevole ed efficace, ma ne vogliamo tanti altri. Vogliamo che noi soggetti fieristici lavoriamo e collaboriamo di più anche con i grandi. Io che rappresento una fiera piccola non ho problema a collaborare con una grande fiera”, conclude Laezza.
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