Pubblicato il: 31/07/2019 18:12
Effetto Motogp su San Marino e Riviera di Rimini: l’evento ha generato nel 2018 un indotto economico di oltre 62 milioni di euro. #Rideoncolors, il progetto presentato nella capitale italiana del design, guarda anche al territorio, agli introiti e al volume di affari che questo gran premio genera. Lo studio commissionato da Misano world circuit a Trademark Italia fotografa un evento dalle straordinarie potenzialità. E’, infatti, di 62,139 milioni l’indotto economico misurato nell’edizione 2018, che si stima possa salire a 65 milioni per quella del 2019. Primato per le spese di alloggio, il 32% del totale (quasi 20 milioni). Poco meno, il 30%, la spesa per la ristorazione; segue lo shopping col 15,9% (10 milioni). Complessivamente, oltre 182mila le presenze turistiche generate. A testimoniare l’efficacia dell’investimento prodotto è il moltiplicatore individuato: ogni euro investito dal territorio per organizzare l’evento ne genera 7,1.
“La straordinaria avventura avviatasi nel 2007 – dicono i promotori del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini – alza ulteriormente l’asticella degli obiettivi da conseguire a fronte dell’investimento economico, peraltro molto ben compensato a vantaggio dell’industria dell’accoglienza, come dimostrano gli studi compiuti. Abbiamo consolidato l’evento sotto il profilo della partecipazione: nella stagione 2018 è stato il più partecipato in Italia, 10° su 19 tappe nel mondo con oltre 159mila spettatori nel weekend, il terzo più partecipato dai media con 601 operatori che provenivano da 34 Paesi e un’audience televisiva vicina ai 4 milioni di telespettatori sulla piattaforma italiana”.
All’indotto economico va aggiunto il valore della comunicazione e della pubblicità collegata agli eventi e alle manifestazioni sportive che si svolgono all’interno del circuito. Vari report dimostrano come la presenza di Mwc sia un driver di importanza strategica per lo sviluppo economico e turistico del territorio circostante il circuito, e dell’intera provincia di Rimini. Si tratta di un risultato eccezionale, al quale contribuiscono diversi fattori, fra i quali la sinergia pubblico-privato e l’impareggiabile contesto della Motor Valley, un network di aziende di eccellenza che da sempre fanno ricerca, sviluppo tecnologico e industriale, e anche turismo.
Di fatto, la Motor Valley non è solo auto e moto ma anche competizioni (che tra l’altro permettono di mettere a punto innovazioni che poi vengono adottate dalle auto/moto di serie) e tanti piloti. La Motor Valley, conosciuta in tutto il mondo, è quel distretto industriale specializzato nel settore automobilistico e motociclistico in cui si concentrano alcuni dei più prestigiosi brand mondiali, simbolo del migliore made in Italy.
Aziende di eccellenza che da sempre si occupano di ricerca, sviluppo tecnologico e, da qualche tempo, anche di turismo. Lo dimostra la presenza di 15 musei specializzati, 16 collezioni private aperte ai visitatori e 4 autodromi per le gare sportive, che hanno portato sul territorio oltre 1,2 milioni di presenze turistiche, risultate in più di 300 milioni di impatto economico (tra ricaduta economica degli eventi nei circuiti di Imola e Misano e visite ai musei aziendali). La ‘motor experience’ di questo territorio è qualcosa di unico e irripetibile in Italia, grazie alle 16.500 imprese presenti nell’area per oltre 66.326 addetti. Tutto questo porta l’Emilia Romagna ad essere la terza regione per rilevanza all’interno del settore motoristico nazionale.
Oggi si stima che circa 3 milioni di persone in Europa si muovano per vedere auto e moto esposte in musei o collezioni private aperte al pubblico. Visitano le fabbriche, scoprono la produzione, respirano la storia e la tecnologia, fanno esperienze di guida, partecipano ad eventi motoristici (gare e raduni) di varia natura a quattro e due ruote che possono essere considerati a pieno titolo elementi immateriali del patrimonio turistico del territorio in cui si svolgono. Si aggiunge lo sforzo prodotto dalla proprietà di Mwc, il Gruppo Financo, che ha portato l’impianto nell’élite internazionale e che prevede l’imminente avvio di un nuovo piano industriale con ulteriori interventi sulla struttura, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale.
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