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Natura e armonia con ‘Le grandi giardiniere d’Italia’ 

 

Niente è più vicino alla concretizzazione dell’astratto concetto di armonia di un giardino. Sia esso un umile quadrato di terra o un meraviglioso orto botanico, la ricerca della perfezione delle proporzioni, dell’alternanza delle fioriture, del disegno tracciato dai volumi caratterizza chi si sente o fa il giardiniere. Coltivare fiori e piante e disporle nella maniera più vicina al nostro animo è anche un esercizio terapeutico e rilassante. Non solo. A volte questa pratica ha salvato luoghi preziosi che altrimenti sarebbero andati perduti.

In particolare, molte donne si sono dedicate all’arte del giardinaggio e ora un libro (‘Grandi Giardiniere d’Italia’) di Nicoletta Campanella, scrittrice, giornalista e appassionata di letteratura, arte e moda del Novecento, ripercorre il cammino di alcune di loro. L’autrice è anche editrice di se stessa, avendo fondato la Nicla Edizioni, nata intorno alla community dell’Horticultural System italiano, l’affascinante mondo dei giardini storici, del gardening e della girandola dei coloratissimi flowers show che ogni anno a partire dalla Primavera si snodano negli spazi verdi più belli d’Italia.

‘Grandi giardiniere d’Italia’ è̀ un viaggio alla scoperta di alcune tra le grandi protagoniste del giardinaggio italiano e dei loro giardini, piccoli e grandi universi che le rappresentano. Nelle pagine del libro, ricco di illustrazioni, si incontrano Ursula Salghetti Drioli Piacenza e tutta la storia di Boccanegra e di Ellen Ann Willmott che lo volle con tutte le sue forze; Maresa Del Bufalo e la sua creatura verde di Valleranello; Antonella Fineschi e il più importante giardino botanico di rose del mondo. E poi troviamo gli universi fioriti di Lily d’Aragona, Maria Augusta Eroli, Mirella Presot Collavini, Marcella Montano Musetti, Rossella Puglionisi Sasso, Cristiana Cecconi Croff.

Tutte donne che amano profondamente la natura e che con passione e competenza professionale hanno dato vita e si prendono cura di giardini con l’anima. Numerosi, poi, i focus botanici curati da Rita Oliva e Stefano Marzullo con schede dettagliate, foto e curiosità dedicate alle rose Miniatura che animano uno degli angoli del giardino botanico di Cavriglia, alle essenze più̀ caratteristiche dello storico Boccanegra e ai maestosi alberi vestiti di rose di Valleranello. Il tutto impreziosito da alcuni splendidi acquerelli di Silvana Rava.

“La giardiniera italiana -spiega ad Adnkronos/Labitalia Nicoletta Campanella- nasce nel dopoguerra con la nascita della ‘donna moderna’: nel 1950 l’editrice Emilia Kuster Rosselli parlava di fiori e piante e dava consigli di giardinaggio alle signore nella sua patinata rivista ‘Novità’ che si ispirava a Vogue”.

Ma non c’è solo bellezza nell’arte di coltivar giardini. “Il florovivaismo -sottolinea Campanella- è un settore importante per la nostra economia, anche se la nazione più avanzata da questo punto di vista, grazie alle rose, è l’Inghilterra perché già nel 1700 i grandi giardinieri inglesi producevano per i francesi. Adesso da noi c’è un vero e proprio boom, un ritorno alla passione per i giardini. Del resto siamo un Paese rurale, le nostre radici sono agricole e se, con la rivoluzione industriale, abbiamo abbandonato la terra, ora c’è un ritorno perché questa è innanzitutto un’esigenza dell’anima”, conclude.

 

Adnkronos.

 

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