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Nuove opportunità lavorative grazie al Turismo Esperienziale: un settore in forte crescita che richiede figure professionali altamente specializzate

A selezionare e formare i talenti del settore ci pensa Istituto Europeo del Turismo

Chi dice viaggio, dice esperienza! Il turismo si fà, infatti, oggi, sempre più esperienziale. A confermarlo sono dati di mercato, pubblicati da Freedome, startup innovativa e marketplace di esperienze outdoor. Secondo le sue ricerche, l’80% degli italiani prevede infatti di fare lo stesso numero di viaggi, rispetto al 2023. Mentre il 78% programma di spendere lo stesso importo, se non maggiore, nel 2024 rispetto al 2023. I turisti sono sempre più orientati verso attività da svolgere all’aria aperta e che possano regalare loro emozioni uniche ed irripetibili.

Come gestire, dunque, un flusso di viaggiatori che parte con bagaglio carico di aspettative? Attraverso figure professionali che abbiano alle spalle un’adeguata e specifica formazione. Tra queste, in particolar modo, le più richieste sono quelle del Destination Manager e dell’Operatore del Turismo Esperienziale. Ad individuare le competenze che sono loro necessarie per affrontare una richiesta di turismo esperienziale del valore di circa 20.000 miliardi di euro, ci pensa IET – Istituto Europeo del Turismo. Fondato dall’imprenditore, Nicola Carbonara, l’ente di ricerca e formazione ha delineato il ruolo ed i compiti del Destination Manager e dell’Operatore del Turismo Esperienziale.

Il primo si occupa di analizzare le opportunità di sviluppo turistico di un luogo, creando un network operativo capace di accogliere e gestire le esigenze dei viaggiatori. L’Operatore del Turismo Esperienziale migliora l’offerta turistica della destinazione, creando pacchetti che propongono esperienze autentiche e memorabili. L’obiettivo è quello di far immergere i turisti nella cultura locale di una destinazione non-mainstream, con un occhio attento allo sviluppo sostenibile delle destinazioni, agendo nel rispetto dell’ambiente e della società locali.

Con l’obiettivo di offrire a questo settore professionisti altamente qualificati che possano esportare anche all’estero il savoir-faire del personale turistico Made in Italy, IET quotidianamente analizza i trend del mercato. Un mercato che registra, oggi, un aumento della domanda di tour eco-compatibili, tour personalizzati, nonché esperienze immersive in cui il turista sia coinvolto in prima persona. Secondo una ricerca condotta da CeRTA – Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi in collaborazione con Cattolica per il Turismo e Publitalia ’80 – Mediaset Group, nell’ultimo anno, il 75% degli italiani ha svolto almeno una vacanza che includesse esperienze non convenzionali.

Indagando stili, destinazioni e tendenze più in voga, l’Istituto Europeo del Turismo, contribuisce, così, a soddisfare la richiesta internazionale di personale da parte del Turismo Esperienziale. Un settore che offre nuovi sbocchi lavorativi a giovani che si apprestano ad intraprendere percorsi formativi studiati e strutturati ad hoc da un team di esperti guidato dall’esperienza della dott.ssa Ilenia Fracchiolla, direttore didattico di IET. Dunque, i futuri Destination Manager ed Operatori del Turismo Esperienziale, potranno contare, al termine dei loro studi, su un florido panorama occupazionale, pronti ad intraprendere il più bello dei loro ‘viaggi’ esperienziali. Quello alla scoperta di un lavoro che li appassionerà giorno per giorno.

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