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Pasqua: Baci Perugina, 7 italiani su 10 non rinunciano a tradizioni 

Pasqua: Baci Perugina, 7 italiani su 10 non rinunciano a tradizioni

Quest’anno sarà una Pasqua un po’ diversa dal solito. Con alcuni figli costretti a rimanere in un’altra città, per studio o per lavoro, ed i genitori anziani nelle loro abitazioni, c’è ancora più bisogno di affetto e di condivisione in un periodo in cui tutti si sentono più soli. E’ proprio per questo motivo che sempre più italiani non vogliono rinunciare a festeggiare la Pasqua, con tutti i rituali che ne derivano. Sette su 10 (72%), infatti, dichiarano di non voler rinunciare alla tradizione e si attrezzeranno, dato il momento, organizzando videochiamate (68%) per salutare e scambiare gli auguri con i parenti più stretti e gli amici. Oltre a mandarsi baci e abbracci virtuali (61%), gli italiani non rinunciano a scartare il tradizionale uovo di Pasqua (52%), seppur a distanza.

E’ quanto emerge da uno studio di Baci Perugina, condotto con metodologia woa (web opinion analysis) su un campione di 2000 italiani attraverso un monitorag-gio dei principali social network, forum, blog e community lifestyle internazionali ed un pool di 30 esperti specializzati in psicologia e linguaggio del corpo per sondare come gli italiani festeggeranno la Pasqua. Lo studio è a supporto della campagna digital del brand, ‘Le emozioni sono più forti delle distanze’, che invita le persone a vivere le proprie emozioni e a condividerle anche in questo momen-to, caratterizzato dal diffondersi dell’epidemia del coronavirus, che ci costringe a restare a casa lontano da amici e persone care Un messaggio di vicinanza e di af-fetto tradotto in un video emozionale visibile proprio attraverso i canali social.

La Pasqua ha da sempre diversi significati, sia religiosi che non, ma che cosa rappresenta in generale? 7 italiani su 10 (73%) dichiarano che si tratta di un’occasione per ricongiungersi con la famiglia e con gli amici di sempre. Il 68% del campione intervistato, invece, sostiene che sia un momento per staccare dai propri impegni, approfittando del periodo compreso tra il giovedì santo e la pa-squetta godendosi qualche giorno di vacanza. Il 53%, invece, vede la Pasqua nella sua accezione cattolica, vivendo il periodo secondo la tradizione cristiana. Quest’anno sarà una Pasqua diversa dal solito. Che cosa mancherà di più? Quasi un italiano su 2 (47%) ammette che rimpiangerà lo stare assieme ai parenti. Fra questi al 26% mancherà ‘il sedersi a tavola per il pranzo di Pasqua’, mentre al 21% dispiacerà ‘non preparare i piatti della tradizione assieme alle mamme e nonne’. Il 32%, invece, sentirà la nostalgia della tradizionale gita fuori porta. Più di un intervistato su 5 (21%), infine, confessa il suo dispiacere per non partecipa-re o assistere ai riti della Settimana Santa previsti nella sua città.

“La Pasqua – spiega Ezio Benelli, psicologo psicoterapeuta e presidente dell’International foundation ‘Erich Fromm’ – è il simbolo della rinascita interio-re. In questo particolare momento rappresenta una ricorrenza ed un messaggio di vita e, quindi, deve essere festeggiata a prescindere. Scambiarsi un gesto di pace? Assolutamente sì, perché la Pasqua è un messaggio cristiano e religioso. Ben venga quindi scartare il tradizionale uovo di Pasqua, ma anche scambiarsi un ge-sto di amore e di pace, come può essere un abbraccio virtuale o un bacio”.

La Pasqua va festeggiata ancora di più che negli scorsi anni, perché c’è bisogno di affetto e di condivisione, in un momento in cui ci si sente soli. Come si stanno preparando, quindi, gli italiani? Ben 7 su 10 (72%) sostengono che “malgrado sia una Pasqua ‘diversa’ dal solito, non vogliono rinunciare alle tradizioni ad essa legate, come per esempio il classico dono e apertura dell’uovo pasquale. Il 68% degli italiani, invece, si sta organizzando “programmando delle videochiamate, la domenica mattina, per salutare e scambiare gli auguri con i parenti più stretti e gli amici”.

Quasi 3 italiani su 10 (28%) confessano di rispettare comunque il rituale e prepa-rare i propri piatti regionali della tradizione. Poco più di uno su 5 (51%), infine, non rinuncerà a foto e biglietti digitali di auguri che si trovano in rete da inviare ad amici e parenti. Baci Perugina, ad esempio, simbolo ed emblema di amore ed affetto, ha trasformato i suoi storici cartigli in biglietti digitali, permettendo agli utenti di personalizzarli con le loro frasi d’auguri, ritrovandosi autori del mitico bigliettino d’amore da condividere. Proprio le videochiamate, assieme a delle dirette sui social o semplici selfie, sono i nuovi modi per scambiarsi gli auguri di Pasqua. Un italiano su 2 (49%) rispetta la tradizione e quest’anno, al posto che consegnarlo a mano, spedirà l’uovo di Pasqua alle persone più care, un modo per far vedere che, pur essendo lontani, si è vicini con il cuore.

Diversi i riti e le gestualità che si faranno durante le videochiamate in programma la domenica di Pasqua. Più di un italiano su 2 (52%), infatti, dichiara di scartare l’uovo di Pasqua assieme ai propri parenti o amici. Sei intervistati su 10 (61%), invece, si scambiano piccoli gesti d’amore e di affetto come baci ed abbracci che “anche se sono a distanza, è ciò che ci unisce”. Quest’anno a Pasqua, quindi, ci si abbraccerà con lo sguardo, in attesa di poter tornare a riabbracciarsi veramente, in modo più sentito rispetto a prima.

“Viviamo in un mondo iper-tecnologico – continua Ezio Benelli – le persone utilizzano le videochiamate per sentire i propri parenti ed amici. Dato il non facile momento che stiamo attraversando, sentiamo profondamente i gesti, anche se non li possiamo ‘vivere’ direttamente sulla nostra pelle. Fare questo, infatti, significa interiorizzare un momento di affetto, di compagnia”. Gli italiani vorrebbero qualcuno con cui condividere questo momento particolare che si rin-nova ogni anno, per cercare di sentirsi un po’ meno soli. Chi sceglierebbero? Il 38% dichiara di voler il proprio partner, mentre più di 3 intervistati su 10 (34%) la famiglia. Il restante 28%, invece, dice “gli amici, tramite delle videochiamate che organizzo spesso”.

“I piccoli gesti d’amore e d’affetto – conclude lo psicologo e psicoterapeuta Ezio Benelli – sono dei momenti positivi, di cui tutti ora hanno bisogno. Siccome l’individuo sta vivendo un momento depressivo, sente l’esigenza di ricompensar-si e vivere questi gesti d’affetto che, pur essendo virtuali, sono vitali. Il linguag-gio del corpo, infine, soprattutto quello facciale, comunica tantissimo. Il sorriso, come anche il gesto mimato del bacio arriva profondamente a tutti: è un ‘segno’ che riconosciamo altamente. Da non dimenticare, infine, la parte legata agli occhi. Anche loro possono comunicare molto”.

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