Pubblicato il: 17/07/2019 15:08
di Andreana d’Aquino
Sembrerebbero due mondi lontanissimi, eppure le attività agricole sulla Terra ed il lavoro dei satelliti nello spazio sono ormai legati a doppio filo. Grazie alle tecnologia in orbita, “grazie ai dati prodotti dai satelliti di Osservazione della Terra” si incrementa l’agricoltura di precisione, un settore che punta “a risolvere fattori strutturali strategici per migliorare la quantità e la qualità della produzione agricola”. A sottolineare gli effetti delle tecnologie spaziali applicate all’agricoltura è il coordinatore delle attività spaziali del Gruppo Leonardo, Luigi Pasquali, intervistato dall’Adnkronos nel giorno del lancio di Ibf Servizi, l’hub tecnologico nato da una partnership pubblico-privata tra l’Ismea e Bonifiche Ferraresi.
“Migliorare le caratteristiche della produzione agricola passa, tra l’altro, attraverso un migliore uso dell’acqua o un uso più sostenibile dei fertilizzanti”, misure possibili oggi con “i sensori ottici multispettrali, radar e iperspettrali installati sui satelliti”, capaci di osservare dallo spazio “grandi estensioni di territori” spiega il top manager del Gruppo Leonardo e ad della controllata Telespazio.
Pasquali sottolinea quindi che “con queste tecnologie riusciamo ad avere oggi informazioni cruciali. In particolare, con l’iperspettrale, installato per la prima volta sul satellite Prisma dell’Asi, possiamo arrivare a conoscere come mai prima d’ora anche le caratteristiche chimiche e fisiche delle colture, come lo stato della clorofilla che è un indicatore primario”.
La tecnologia radar, inoltre, “è particolarmente utile per verificare il grado di umidità della Terra, un dato che consente di non sprecare acqua, risorsa sempre più pregiata” chiarisce ancora Pasquali. Ma, aggiunge, anche l’uso dei fertilizzanti “può essere minimizzato attraverso l’uso di tecnologia radar, ottico e iperspettrale”.
“Tempi di produzione, uso dell’energia e dell’acqua, impiego dei fertilizzanti: rendere tutto ciò sostenibile è possibile attraverso l’analisi dei dati che stanno diventando sempre più un driver potente e che arrivano, attraverso le capacità dei satelliti, a dare informazioni semplici e mirate anche per l’agricoltura” evidenzia Pasquali.
Partendo dai dati dei satelliti Sentinel del programma spaziale europeo Copernicus e della costellazione italiana Cosmo-SkyMed elaborati e distribuiti da e-Geos – joint venture tra la controllata di Leonardo Telespazio e l’Agenzia Spaziale Italiana – fino all’uso di immagini acquisite da aerei e droni, “Leonardo supporta quindi il mondo agricolo monitorando le colture, la loro rotazione, lo stato del terreno, l’impatto ambientale e la sostenibilità di queste attività” indica infine Pasquali.
Adnkronos.