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Polifarma: centralità persone e innovazione digitale i fattori di successo 

Pubblicato il: 18/10/2019 13:30

Centralità delle persone, continuità manageriale e innovazione digitale. Sono questi i fattori di successo di Polifarma, una delle aziende farmaceutiche più antiche d’Italia che proprio quest’anno compie 100 anni. E’ stata, infatti, fondata a Roma nel 1919 e da vent’anni sotto la guida della signora Luisa Angelini che ne ha fatto un punto di riferimento nel mercato farmaceutico italiano, grazie a un nuovo modello di business e costanti investimenti a favore dell’innovazione.

Polifarma conta 170 dipendenti in Italia, il 35% dei quali under-35, sviluppo sul mercato mondiale e una previsione di crescita del 30%, per un fatturato di circa 55 milioni di euro atteso nel 2019, di cui il 50% destinato a nuovi progetti con un approccio digital oriented.

Dalla nascita di una piccola azienda locale agli inizi del ‘900, Polifarma è cresciuta puntando sulla qualità e l’eccellenza dei propri prodotti e del capitale umano, uniti a un’informazione scientifica di valore veicolata alla classe medica, che, negli anni, le ha consentito di stringere importanti collaborazioni con multinazionali farmaceutiche per la gestione, il lancio e l’acquisto di nuove molecole.

Il vero ‘cambio di marcia’ di questo percorso di crescita lungo un secolo è avvenuto nel 1999 con l’acquisizione di Polifarma da parte del Gruppo Final, società finanziaria fondata dalla signora Luisa Angelini che, forte dell’esperienza maturata nell’impresa di famiglia, ha dato un nuovo impulso all’organizzazione aziendale, puntando sulle persone che già ne facevano parte e scegliendo di reinvestire la totalità dei profitti generati, nonché supportare l’azienda con ulteriori investimenti su nuovi progetti. Una strategia imprenditoriale che ancora oggi anima la proprietà e il top management, volta a promuovere la crescita del valore dell’azienda e dei posti di lavoro.

Un’altra tappa fondamentale della storia di Polifarma si è aperta nel 2008: l’azienda, a seguito di un momento di crisi dovuto a scadenze brevettuali e alla perdita di prodotti in licenza in area cardiovascolare, ha avviato un processo di change management che ha coinvolto le risorse umane, l’organizzazione e il modello di business, a cui si è aggiunto un forte investimento in innovazione in ambito digitale.

Un cambiamento costruito intorno alle persone e fondato sulla diffusione, a tutti i livelli, di una cultura dell’innovazione come opportunità per gestire la complessità del mercato e di un rinnovato portfolio prodotti, esteso alle aree gastroenterologica, del sistema nervoso centrale e oftalmologica (oggi area di punta, che assorbe il 39% del fatturato totale).

Nei suoi cento anni di vita, Polifarma ha saputo coniugare il modello italiano dell’azienda di medie dimensioni con quello di un’impresa moderna che ha fatto dell’innovazione, della continuità manageriale e della centralità delle persone i fattori chiave per crescere e rimanere protagonisti in un settore altamente competitivo e in costante evoluzione. Dal 2014 ad oggi, in uno scenario generale fortemente cambiato, il fatturato di Polifarma è cresciuto del 41,8%, passando dai 29,6 milioni del 2014 ai 42 milioni nel 2018, con previsioni di ulteriore crescita per il 2019 (+30% rispetto al 2018).

Altro fattore di successo, in controtendenza rispetto ad un settore farmaceutico ancora indietro in tema di digitalizzazione, è stata la creazione di un ecosistema digitale integrato a tutte le funzioni e i progetti aziendali, sviluppato con un investimento iniziale molto rilevante in tre anni.

Oltre al completamento della digital transformation, la strategia di crescita di Polifarma punta al consolidamento nel mercato nazionale attraverso il lancio di nuovi progetti e l’acquisizione e il licencing di nuovi prodotti, e all’espansione all’estero, in particolare nell’Europa dell’Est, Asia e Africa.

 

 

 

 

Adnkronos.

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