Pubblicato il: 13/02/2019 14:01
San Valentino in ufficio? Secondo gli esperti, le ‘office romances’ migliorano la produttività. “Il 14 febbraio – spiega Marina Osnaghi, prima master certified coach in Italia – si celebra ogni anno una verità oggettiva e inconfutabile: abbiamo bisogno di qualcuno da amare, siamo attratti da un altro e desideriamo averlo accanto e, anche sul luogo di lavoro, Cupido scocca le sue frecce. Il modo di relazionarsi è radicalmente cambiato al giorno d’oggi e anche l’ufficio è diventato inevitabilmente uno dei luoghi ideali per incontrare l’anima gemella per vie delle numerose ore trascorse assieme. Il ‘love affair’ nasce fra single come anche fra partner sposati, che aprono il triste capitolo del tradimento e trovano una via di fuga dalla solitudine o dalla infelicità di matrimoni ormai stanchi, generando euforia e nuova energia in chi vive l’esperienza dell’innamoramento”.
“Accade spesso, però, che, nonostante il bisogno di avere accanto qualcuno da amare sia forte, anche le storie all’apparenza più felici – sostiene – trovino momenti di stanca inevitabile e si finisce per amplificare i problemi della vita privata, associandoli a quelli della sfera lavorativa. Per questo, consiglio sempre di fermarsi a pensare prima di avventurarsi in una nuova relazione ed evitare che la passione iniziale derivi semplicemente da un senso di solitudine”.
Coniugare vita professionale e privata spesso, infatti, diventa un problema ed è per questo motivo che Pepper Schwartz, docente di Sociologia all’Università di Washington, consiglia di socializzare al di fuori dell’ambiente lavorativo e di mantenere sempre un atteggiamento decoroso e consono alla policy aziendale, oltre a “non confondere la voglia di evadere dallo stress lavorativo con la ricerca dell’amore”.
Dello stesso avviso Rachel Andrews, psicologa britannica che, in una ricerca pubblicata su Time Psychology, ha evidenziato come i dipendenti aziendali spendano all’incirca 1.680 ore all’anno in ufficio ed è normale che instaurino un feeling più stretto con i loro colleghi soprattutto per via degli obiettivi lavorativi in comune, ma è importante pensare alle conseguenze prima di agire in maniera impulsiva: dallo stesso sondaggio emerge, inoltre, che il 51% ha infatti ammesso di voler mantenere segreta una possibile relazione nata sul lavoro per evitare ripercussioni sulla carriera.
Sebbene la nascita delle ‘office romances’ sia spesso vista in maniera negativa, sono numerosi gli effetti positivi che ne derivano e che riguardano il benessere psicofisico. Secondo uno studio condotto dall’Università di Goteborg in Svezia, e pubblicato sull’International journal of psychological studies, infatti, innamorarsi sul posto di lavoro aumenta la produttività della coppia e rende i partner più felici e sicuri nell’affrontare le sfide quotidiane, galvanizzati dalla complicità reciproca. Il contesto lavorativo permette di comprendere meglio gli aspetti caratteriali rispetto a un semplice estraneo conosciuto online o in un pub. Della stessa opinione è lo psicologo americano Gregory L. Jantz, che in una sua ricerca pubblicata su Psychology Today ha evidenziato come le coppie che si sono conosciute sul posto di lavoro hanno portato più rapidamente a termine i propri obiettivi rispetto a quelle tradizionali.
Ma come bisogna comportarsi quando le relazioni nate sul posto di lavoro interessano un superiore ed una sua dipendente? “L’esperienza – continua Osnaghi – mi insegna che le storie iniziate in un contesto lavorativo riguardano molto spesso un capo e una sua subordinata e che le sanzioni disciplinari portano svantaggi ad entrambi, ma il trattamento peggiore è riservato alla donna. Per questo, vale sempre la pena dare attenzione a se stessi prima di lasciarsi andare e considerare le voci che nascono sui favoritismi e che inevitabilmente faranno il loro corso in ufficio. Non bisogna dimenticare che si attiva anche lo scontro con le policy aziendali che vedono proibite alcune situazioni intime per via dei conflitti di interesse che ne derivano”.
Ecco poi il decalogo di Marina Osnaghi per imparare a gestire le relazioni nate sul posto di lavoro. – Non reprimere i sentimenti, è importante però analizzarli e chiedersi di che natura siano. – E’ fondamentale pensare alle conseguenze della storia con un collega e pianificarne la gestione. – Prima di prendere decisioni da cui non si torna indietro è bene meditare attentamente senza lasciarsi trasportare dalla passione.
– E’ bene cercare di discernere fra la realtà immaginata e quella reale che sta nascendo. – Tener sempre presenti le condizioni di contesto, come la carica che si ricopre e il ruolo del partner. – In primis va difeso il proprio benessere, il primo amore da vivere è quello verso se stessi.
– Considera concretamente gli impatti della relazione su carriera e vita privata. – Chiedersi cosa si è disposti a perdere per alimentare l’amore che sta nascendo, il nuovo per nascere ha bisogno che qualcosa di vecchio si chiuda. – Valutare anche come la relazione potrà cambiare la vita quotidiana. – Cercare di capire se la nuova storia sia vero amore o solo una mera compensazione di una solitudine che non si sopporta più.
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