Giovanni Toti (Fotogramma)
Pubblicato il: 27/02/2019 09:19
“Dentro il gap infrastrutturale di questo Paese c’è già una flat tax nascosta, se levassimo questa alle imprese avremmo già risolto una parte del problema competitivo del Paese. Oggi quello che ci si dovrebbe chiedere non è se fare la Tav ma quante altre Tav dobbiamo mettere in cantiere“. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti nel suo intervento al convegno ‘Verso il festival del lavoro 2019’ oggi a Palazzo Ducale di Genova.”
Abbiamo bisogno di sbloccare la Tav perché è diventata un simbolo, avere 2 corridoi strategici dà in prospettiva una competitività – ha sottolineato Toti – Fermare oggi la Tav sarebbe un segnale negativo a catena che vuol dire che chi stava investendo su quei territori non lo farà più”. Per il presidente della Regione Liguria:”Fare infrastrutture vuol dire avere una visione di sviluppo per il Paese e far lavorare la gente oggi. Ne abbiamo bisogno come il pane, ma non solo della Tav”, ha aggiunto Toti citando tra gli altri anche l’esempio della grande diga del porto di Genova. “Noi siamo 20 anni in ritardo – ha poi concluso – se avessero fatto l’analisi costi benefici nell’antica Roma non avremmo l’Aurelia che passava di qua”.
“Il lavoro è una variabile che dipende dallo sviluppo e dalla crescita -così il presidente Toti a margine del suo intervento-, cosa che in qualche modo preoccupa il nostro Paese con i dati che segnalano una frenata dell’economia, però la Liguria sta reggendo, ha retto con determinazione al crollo del ponte e alla mareggiata. I numeri sia del consuntivo sia del fabbisogno occupazionale della Camera di commercio ci dicono che l’occupazione continua, sia pure meno di quanto vorremmo, a crescere”.
“Le partite Iva aumentano e non diminuiscono, cosa che non accadeva negli anni precedenti – ha aggiunto Toti – Ci sono in ballo grandi cantieri, il Terzo Valico, lo scolmatore del Bisagno, la ricostruzione del ponte Morandi e poi speriamo con l’acquisto da parte di Salini Inpregilo e Astaldi lo sblocco dei cantieri sul secondo anello e il passante ferroviario quindi credo ci siano le prospettive per guardare al futuro serenamente, con grande fatica ma anche con quella determinazione che ha dimostrato la città”.
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