
Il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico
Pubblicato il: 10/07/2019 16:13
La quota di occupati a tempo determinato, dopo aver raggiunto il picco storico del 17% nel 2018, sta gradualmente scendendo e nel primo trimestre 2019 si è attestata 15,9%. Verosimilmente l’effetto della normativa
Secondo i dati dell’Osservatorio sul Precariato, ha continuato Tridico, “nel 2018 la performance del tempo indeterminato in termini di flussi è stata positiva: le assunzioni sono aumentate del 10%, le trasformazioni del 59%, con un saldo assunzioni-cessazioni a fine anno molto positivo (+190.000), ancor più se confrontato con quello del 2017 (-149.000). Inoltre, soprattutto dopo l’entrata in vigore del ‘decreto Dignità’, la dinamica è accelerata, nei primi mesi del 2019”.
“Simmetricamente, per i rapporti di lavoro a termine, nel 2018 si assiste a una frenata rispetto al 2017 (assunzioni a tempo determinato +7%, somministrato +1%), nel primo trimestre 2019 si registra addirittura -ha sottolineato Tridico- a una prima inversione di tendenza (tempo determinato -6%, somministrato – 34%). Inoltre, se si confronta il primo trimestre del 2019 rispetto al primo del 2018 le assunzioni a termine si riducono di -48.000 unità, a fronte di un aumento delle assunzioni a tempo indeterminato di +52.000 (un aumento del 15%) e delle stabilizzazioni di contratti a termine di +98.000 (un aumento del 78%). La riduzione registrata nelle assunzioni a tempo determinato non ha quindi indotto un aumento del tasso di disoccupazione, quanto piuttosto una diminuzione del lavoro a termine”, ha sottolineato Tridico.
E Tridico continuando ha aggiunto che “nelle sedi in cui è stato chiamato a formulare le valutazioni di natura tecnica, l’Istituto ha costantemente rappresentato come ogni intervento normativo in materia di salario minimo debba essere necessariamente caratterizzato da un requisito fondamentale, che è quello della semplicità e della verificabilità”.
Secondo Tridico, “considerata la numerosità dei contratti collettivi e la forte articolazione dei sistemi di remunerazione economica, l’efficacia di ogni intervento normativo dipende in larga misura dalla chiarezza e semplicità dell’attuazione”.
Per Tridico, “a questo fine già all’interno della proposta normativa sarebbe pertanto opportuno identificare le componenti necessarie al processo di monitoraggio e controllo, oltre alla verifica che i dati disponibili presso le istituzioni pubbliche siano arricchiti e aggiornati per strutturare un piano credibile di monitoraggio e vigilanza”.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Adnkronos.