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Pubblicato il: 02/04/2019 10:48
L’azienda biofarmaceutica globale Astrazeneca, nella sede italiana di Basiglio, in collaborazione con il gigante del recruiting online Monster, ha organizzato un hackathon della farmaceutica. Scopo di questo ‘hackpharma‘: incontrare medici di talento, provenienti da tutta Italia, e misurare conoscenze scientifiche e doti trasversali di ciascuno attraverso una vera e propria sfida lunga un giorno. Un’occasione per mostrare, però, al contempo, anche la vasta gamma di opportunità che uno sbocco professionale in azienda, per un medico, è in grado di offrire.
Venticinque i candidati presenti all’hackpharma, risultato di un processo di selezione lungo: un percorso, quello avviato dagli specialisti di Monster per arrivare all’appuntamento del 22 marzo, durato circa due mesi. Quasi 5mila le visualizzazioni raccolte, 137 le candidature effettive. Da queste, si è giunti ai 51 colloqui sostenuti, prima di arrivare ai 25 partecipanti finali dell’evento.
I candidati si dividevano in laureati in medicina e chirurgia e specializzati e specializzandi in diversi ambiti della medicina (tra i quali endocrinologia, oncologia, geriatria, cardiovascolare e respiratorio). Dopo una prima fase, dedicata alla presentazione dell’azienda e delle sue caratteristiche, i partecipanti hanno affrontato, divisi in quattro gruppi, un business case tratto da uno studio reale prodotto da AstraZeneca.
“E’ stato davvero un piacere – ha dichiarato Patrizia Fabricatore, vicepresident Hr & internal communication di AstraZeneca Italia – ospitare presso la nostra sede di Basiglio l’evento HackPharma, un’opportunità per confermare il nostro impegno nell’attrarre giovani medici di talento interessati a una carriera in azienda. Oggi abbiamo avuto l’occasione di conoscere 25 medici tra neolaureati, specializzandi, specializzati e phd, presentare loro la nostra azienda e le opportunità professionali che possiamo offrire: siamo sempre alla ricerca di figure con questa preparazione che ci aiutino a continuare a essere innovativi e a realizzare la nostra ambizione di offrire ai pazienti non solo i trattamenti frutto della nostra Ricerca ma soluzioni che migliorino i percorsi di cura”.
“Il successo di eventi come questo hackpharma in AstraZeneca – ha aggiunto Nicola Rossi, country manager di Monster Italia – testimonia, una volta di più, tra i tanti, un fatto: che l’innovazione applicata al recruiting premia due volte l’azienda che decide di investire in quella direzione”.
“Una prima volta – ha sottolineato – direttamente, poiché consente all’impresa di aprirsi al mercato portando l’eccellenza che questo esprime al proprio interno, senza intermediazioni. La seconda indirettamente, in quanto consente ai candidati di toccare con mano la realtà dell’impresa, e di valutare, attraverso un incontro speciale con l’azienda e con i suoi testimoni, la concretezza dell’opportunità che questa rappresenta ai loro occhi. Nel caso di AstraZeneca, poi, e della particolarità dei profili richiesti, questo valore è decuplicato”.
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