Carlos Veloso dos Santos, amministratore delegato di Amorim Cork Italia
Pubblicato il: 07/08/2019 16:17
“Il sughero è un esempio di economia circolare: noi partiamo dalla foresta e tutto quello che generiamo ogni volta che produciamo un prodotto diventa un materiale per produrre un nuovo prodotto. Compresa anche la polvere che noi generiamo durante tutte le fasi produttive e che viene bruciata per produrre energia della biomassa”. Così Carlos Veloso dos Santos, amministratore delegato di Amorim Cork Italia, filiale italiana del Gruppo leader nel mondo per la produzione di tappi in sughero, che conta 22 sedi distribuite nei principali paesi produttori di vino dei cinque Continenti.
“Partiamo dai tappi di sughero, che è il prodotto più nobile e rappresenta il 70% del nostro business, e con tutto quello che avanza – spiega Veloso – noi realizziamo prodotti: dai tappi tecnici ai tappi in truciolare o con rondelle di sughero, fino ai materiali per l’edilizia, per il design, per la decorazione, per l’industria della calzatura e per quella dell’automobile. Tutti materiali che ci permettono di utilizzare il sughero un po’, come io dico scherzando, come nel maiale dove non si butta via niente, e nel sughero è la stessa cosa”.
Per il Gruppo Amorim – che copre da solo il 36% del mercato mondiale dei prodotti in sughero e il 23% del mercato globale di chiusure per vino – il legame con la natura ispira ogni passo e al centro del suo operato c’è il concetto di sostenibilità totale: ambientale, economica e sociale. Non solo: il futuro vede una sempre più solida alleanza tra tecnologia e natura.
“Ci piace dire che noi siamo sostenibili per natura, perché noi dipendiamo da una foresta – afferma l’ad di Amorim Cork Italia – dove una quercia da sughero vive mediamente 200 anni e in quei 200 anni noi dobbiamo creare le condizioni non solo per preservare questa foresta ma anche per innescare nuovi meccanismi per produrre più sughero”.
“Oggi il mondo è sempre più alla ricerca di prodotti più sostenibili, e la nostra industria – prosegue Carlos Veloso dos Santos – è un esempio perfetto di connubio tra uomo e natura, cioè dove noi riusciamo a creare profitto non sfruttando la natura ma chiedendo alla natura solo queste querce da sughero e l’albero continua a vegetare, a creare condizioni di biodiversità uniche nel Mediterraneo, a trattenere la CO2: 32 milioni di tonnellate di CO2 da tutta la foresta di sughero, che sono 2,2 milioni di ettari in tutto il bacino del Mediterraneo occidentale”.
Grazie alla raccolta ciclica di sughero, infatti, viene garantito il rispetto della foresta di querce, mantenuta e tutelata quale risorsa vitale, naturale e rinnovabile con i suoi innumerevoli benefici, tra cui la tutela di moltissime specie animali e vegetali. Ma anche economici, grazie alla creazione di centinaia di migliaia di posti di lavoro, e sociali, dal momento che favorisce il ripopolamento di aree a rischio abbandono.
Per questo, l’investimento nelle risorse umane, attraverso la formazione, l’aggiornamento e la motivazione, o anche attraverso il benessere nel contesto lavorativo, è ritenuto fondamentale per diffondere il valore della sostenibilità e al tempo stesso per essere vincenti sul mercato. Un indirizzo economico, quello alla base dell’intera attività del Gruppo Amorim, orientato allo sviluppo sostenibile fin dall’origine e basato sul concetto che il sughero è completamente naturale, riutilizzabile e riciclabile, e perfettamente allineato alla coscienza ambientale della società contemporanea.
Nell‘eticità Amorim, infatti, rientra anche il riciclaggio del sughero: l’estensione del suo ciclo di vita e dei benefici ambientali derivanti, oggi consentita grazie alla moltitudine di riutilizzi di questa preziosa materia prima in settori diversi e nuovi rispetto a quello alimentare. E l’ottica, per un futuro sempre più vicino, è anche di sensibilizzare sulla raccolta differenziata del sughero a livello globale.
Su questo fronte, Amorim Cork Italia è capofila del progetto Etico con cui, grazie ai volontari delle associazioni aderenti, intercetta milioni di tappi usati e ne recupera la materia prima, il sughero, riciclabile al 100%. Il guadagno dalla vendita a chi ne farà granina per la bioedilizia si unisce al contributo spontaneo dell’azienda e diventa autofinanziamento per le onlus e i loro progetti. L’impegno nell’assicurare l’eccellenza tecnica si unisce così alla volontà di garantire le virtù e i valori di cui il sughero si fa portatore.
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