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Terremoto: non passano misure e scoppia protesta

 

(ANSA) – PERUGIA, 05 LUG – La Commissione Bilancio della Camera non dà il via libera al pacchetto con le misure per le zone del terremoto 2016 e nelle aree colpite scoppia la protesta. Con in prima linea i sindaci che annunciano di essere pronti a restituite le fasce tricolori al presidente del Consiglio Giuseppe Conte se le norme non saranno reinserite.

A farsi portavoce degli amministratori locali è il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, che con l’ANSA parla anche a nome di Sandro Sborgia e Mauro Falcucci, sindaci di Camerino e Castelsantangelo sul Nera. “Non siamo più disposti ad andare avanti in queste condizioni – affermano -, vogliamo conoscere immediatamente gli atti della Commissione e comprendere perché il pacchetto di misure sia stato estromesso dal decreto Rilancio. A queste condizioni ci pensi il Governo a gestire la ricostruzione, noi sindaci non siamo più disposti a lavorare così”.

Gli emendamenti contenevano, tra le altre cose, la stabilizzazione del personale degli Uffici speciali, la proroga dello stato di emergenza dopo il 31 dicembre, l’aumento degli incentivi per i tecnici chiamati a nuovi adempimenti tra cui l’autocertificazione dei progetti e la destinazione del 5% dei fondi della ricostruzione pubblica a favore delle attività produttive del cratere.

Pronti a restituire le fasce anche i sindaci abruzzesi. Per il presidente dell’Anci regionale, Gianguido D’Alberto, “è inaccettabile il fatto che non siano stati discussi gli emendamenti, la cui gran parte sono ad invarianza finanziaria, a costo zero, e non si capisce come il Governo non si sia reso conto della delicatezza della tematica legata alla ricostruzione post sisma 2016”.

Di decisione che “mortifica la sofferenza dei cittadini di oltre 130 comuni di 4 regioni e deve essere rivista” parla Maurizio Mangialardi, coordinatore delle Anci terremotate di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, nonché candidato presidente della Giunta marchigiana con il centrosinistra. “Diversamente – aggiunge – sappiamo di poter contare sull’appoggio di 8.000 sindaci italiani già pronti ad essere mobilitati dal nostro presidente Decaro”.

“Capisco la preoccupazione dei sindaci, delle Anci regionali, la delusione dei cittadini del cratere per il mancato accoglimento di queste norme. Adesso è importante insistere affinché siano varate al più presto, utilizzando il veicolo normativo che il Governo riterrà appropriato” la reazione del commissario straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini.

Il leader della Lega Matteo Salvini sottolinea che “il governo dimentica” l’Umbria e le Marche bocciando il pacchetto terremoto per il sisma 2016 facendo infuriare i sindaci.

“Ennesimo schiaffo al territorio” aggiunge. Mentre la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini afferma che si è trattato di “una beffa incredibile per una popolazione che ha dovuto sopportare oltre 110mila scosse e avrebbe bisogno di risposte non più rinviabili da parte dello Stato”. 
   

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