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Archeologia industriale per Giornate Fai

(ANSA) – LANCIANO (CHIETI), 23 MAR – Per le “Giornate Fai di primavera”, 23 e 24 marzo, la Delegazione di Lanciano invita a un viaggio nella memoria e punta sull’archeologia industriale.
    Sui binari passa la storia recente dell’area Frentana e del Sangro-Aventino, liberatasi dall’immagine arcaica e pastorale e divenuta snodo di collegamento, motore di sviluppo per città e realtà urbane minori. Il programma prevede la riapertura delle stazioni storiche della Ferrovia Sangritana di Castel Frentano, Archi, Palena e dell’Officina di riparazione di Lanciano. La Ferrovia fu costruita tra 1911 e 1915, elettrificata negli anni ’20 per 156 chilometri di linea che collegava San Vito Chietino a Castel di Sangro, con le diramazioni di Ortona, Orsogna, Crocetta, Guardiagrele e Archi-Atessa, una vera novità in campo tecnologico e ferroviario. E’ stata per questo la più estesa ferrovia elettrica a corrente continua d’Europa. Ogni luogo racconta una storia attraverso documenti, immagini e mezzi meccanici.
   

Si tratta di testimonianze della crescita di un territorio divenuto ponte tra l’Adriatico e il Tirreno, partendo dalle stazioni di San Vito marina e Ortona marina fino a Castel di Sangro, crocevia della direttrice statale Sulmona-Isernia (la cosiddetta “Transiberiana d’Italia”) verso lo scalo napoletano. “Abbiamo scelto di riaprire questi fabbricati e strutture connesse in omaggio a una storia di sviluppo importante per il territorio – spiega Ersilia Caporale, alla guida della Delegazione Fai di Lanciano – Le rotaie ci conducono in luoghi di un fascino insospettabile, inconsueta meta turistica”. “Grazie al Fai avremo la possibilità di portare gente nei piccoli paesi” commenta il sindaco di Palena Claudio D’Emilio.

Prima tappa la Ferrovia Sangritana a Lanciano, nell’Officina di riparazione treni è allestita una mostra documentale sulla storia della Sangritana; sui binari è posizionata una locomotiva a vapore Loco-Tender del 1914 con due carrozze di I e III classe. Altra tappa la Stazione di Palena (Chieti), una delle fermate della ‘Transiberiana d’Italia’, con una mostra documentale e fotografica inerente la tratta Sulmona-Carpinone. All’esterno saranno esposte vetture di inizio ‘900 che faranno la spola con il paese attraversando il Valico della Forchetta. Sempre a Palena si potrà visitare il Teatro comunale, con mostra di cimeli, foto e documenti relativi al trasporto grazie alle Collezioni di Duilio Fornarola, curate dal figlio Mario, e del palenese Nando Napoleone. Nell’attigua piazza Municipio saranno esposte auto d’epoca dei primi anni del ‘900 che faranno la spola con la Stazione, distante circa 10 km. dal centro del paese. Aperta anche la Stazione di Piane d’Archi, frazione di Archi (Chieti): all’interno mostra sul Touring Club Italiano, club di territorio di Pescara, con riferimento alla cartellonistica stradale. All’esterno esposti autobus e biciclette d’epoca. Infine, nella stazione di Castel Frentano (Chieti) è allestita una piccola esposizione di oggetti di ferrovia legati alla famiglia Primiterra, ferrovieri per tre generazioni che hanno abitato la stazione sin dalla sua costruzione. All’esterno saranno in mostra mezzi agricoli d’epoca. (ANSA)

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