(ANSA) – L’AQUILA, 5 LUG – “Sulla vicenda della Roma-Pescara è necessario interrompere la catena di mistificazioni che i parlamentari del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle stanno montando in questi giorni”. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia, affida ad un duro post su Fb un nuovo attacco al Governo nazionale e ai parlamentari abruzzesi del Pd e del M5S, sul progetto di potenziamento e velocizzazione della tratta ferroviaria Roma-Pescara. Lo sblocco era stato annunciato più volte nelle ultime settimane dallo stesso premier Conte nel presentare il decreto Rilancio, ma tutto è fermo al palo dopo la bocciatura dell’emendamento presentato da Fdi. Nel citare “prima i parlamentari del M5S Di Girolamo e Vacca e il senatore del Pd D’Alfonso intervenuti per giustificare l’ingiustificabile, ossia la bocciatura di un emendamento (presentato da Fdi) per inserire la Roma-Pescara tra le opere ferroviarie prioritarie elencate all’articolo 208 del DecretoRilancio”, il governatore ha inviato un messaggio: “ai parlamentari giallorossi abruzzesi ai quali affido il compito di trovare questi fondi e stanziarli in bilancio (avranno tutta la mia collaborazione e quella dell’opposizione in Parlamento), anche se resta il forte dubbio che una delegazione incapace di inserire in un decreto un’opera annunciata in pompa magna dal Capo del loro Governo, sappia centrare l’obiettivo”. Secondo il governatore, “i parlamentari giallorossi abruzzesi sono abituati a vivere solo di annunci, proclami, promesse, quando non vere e proprie millanterie, perciò, di fronte a un emendamento giusto e opportuno, utile all’Abruzzo e al suo sviluppo, hanno pensato di evitare che il Presidente Marsilio (che lo aveva sollecitato e sponsorizzato) e il suo partito di appartenenza (che lo aveva presentato in Commissione) potessero vantare una vittoria politica”. Marsilio rivendica di essere passato “dalle chiacchiere ai fatti” insediando a marzo, nonostante il covid, un tavolo, che anche grazie alla collaborazione del direttore generale abruzzese, Barbara Morgante, ex Ad di Rti e Trenitalia, ha messo insieme la stessa Rfi, le due Regioni interessate e il Ministero competente, ha concluso, superando “mille contese e diverse divisioni territoriali”, nei tempi previsti uno studio che verrà presentato con il ministro per le Infrastrutture Paola De Micheli. “Da 20 anni i finanziamenti giacciono nelle casse del Ministero ed i progetti sulla carta, l’ultimo di questi ‘accordi’ è quello rivendicato da D’Alfonso con il ministro Del Rio, che destina circa un miliardo e mezzo sin dal 2017. Anche questo, rimasto fermo”.(ANSA).