(ANSA) – PESCARA, 26 OTT – “Le istituzioni oggi qui sono un segnale importante. In un momento in cui purtroppo forse abbiamo un deficit di credibilità delle istituzioni dove ci si allontana dalla cosa pubblica, invece tutti, nessuno escluso, dobbiamo tutti lavorare perché i ragazzi si riapproprino di una cosa che è loro e che è la cosa pubblica”. Lo ha detto il Capo della Polizia di Stato Franco Gabrielli premiato oggi a Pescara nella cerimonia della 24/a edizione del “Premio Nazionale Paolo Borsellino”.
“Siamo in Abruzzo e come ci ha detto anche il presidente della Corte d’Appello – ha aggiunto – noi non possiamo immaginare che l’Abruzzo sia al pari di altre terre come quelle dove le mafie storiche sono nate o si sono pesantemente insediate, però io credo che, proprio l’esperienza delle regioni del nord che pensavano di essere isole felici e poi si sono ritrovate con insediamenti pericolosi delle organizzazioni criminali, non bisogna mai abbassare la guardia e mai pensare che ci sia un territorio intonso. Questo territorio ha vissuto e sta vivendo e mi auguro che porterà a termine la ricostruzione, dove sono girati e gireranno molti soldi e guardate poi, al di là delle considerazioni sociologiche. C’è una cosa che muove le organizzazioni criminali: i soldi. E proprio Giovanni Falcone diceva che e ci insegnò proprio che seguendo i soldi, era possibile disarticolare in qualche modo le organizzazioni criminali. Quindi dove ci sono condizioni di ricchezza e di sviluppo e dove ci sono i soldi, sopratutto quelli pubblici è ovvio che l’attenzione deve essere massima”.