È IMPORTANTE CHE LA SCUOLA PONGA L’ATTENZIONE SULL’ ALIMENTAZIONE, PERCHÉ LE ABITUDINI ALIMENTARI CORRETTE SI ACQUISISCONO PROPRIO IN ETÀ SCOLARE.
A Tagliacozzo, in un Teatro Talia stracolmo di studenti dell’Istituto Onnicomprensivo Statale “A. Argoli” – Istituto Tecnico Economico per il Turismo, si è tenuto l’interessantissimo Convegno “Alimentazione: alla riscoperta del nostro buon Pane – Il Pane e i Cereali nel contesto alimentare del Turismo enogastronomico”. L’evento è stato organizzato dalla Fiesa Assopanificatori Confesercenti e dallo stesso Istituto scolastico, in collaborazione del Comune di Tagliacozzo.
Accolti dal Sindaco della Città di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, a parlare dell’alimentazione e del sano sistema alimentare umano, hanno contribuito Vinceslao Ruccolo, Vice Presidente nazionale Assopanificatori, Patrizia Marziale, Dirigente scolastico dell’Istituto Argoli, Antonio Pacella, Medico chirurgo Specialista in Scienza dell’Alimentazione, Consulente del CONI e dell’Arma dei Carabinieri, Medico Settore Tecnico FIGC, Franco Salvatori, Direttore del Dipartimento di Scienze storiche, dei beni culturali e del territorio dell’Università di Tor Vergata, Angelo Pellegrino, Direttore Fiesa regionale e Paolo Cicconi, della Presidenza di Fiesa Nazionale. Presenti al Convegno anche Pietro Leonarduzzi, della Presidenza regionale di Confesercenti, Fabrizio Valente e Donato Silveri, del Consorzio produttori di grano Solina.
“È importante che la scuola ponga l’attenzione sull’alimentazione – ha esordito la Dottoressa Patrizia Marziale – perché le abitudini alimentari corrette si acquisiscono proprio in età scolare. E l’Istituto Argoli si è posto questo problema e ha accolto le proposte della Fiesa Assopanificatori”. Non è un caso che il Convegno si sia tenuto a Tagliacozzo. Questa è una località ricca di storia e di tradizioni; ma anche di un’offerta turistica di alta qualità durante tutto l’anno.
“Mi fa piacere che gli organizzatori abbiano scelto la nostra Città – ha detto il Sindaco Vincenzo Giovagnorio salutando i presenti – Il lavoro della mia Amministrazione si muove proprio nell’ambito della valorizzazione delle eccellenze e delle tradizioni locali. Imprese, scuola, cultura e turismo sono temi strettamente connessi. Da qui possono emergere grandissime opportunità dal punto di vista economico e occupazionale per tutti questi giovani”. Tutti gli interventi hanno focalizzato l’attenzione sulla necessità di una puntuale “Educazione alimentare” da introdurre nella programmazione didattica di ogni ordine e grado per dare origine a comportamenti capaci di promuovere la salute.
“L’Educazione alimentare deve essere considerata un obiettivo educativo in grado di trasmettere saperi che inducono alla corretta nutrizione attraverso elementi cognitivi che possano far leva sulle dimensioni emotive, affettive, sociali – ha detto Vinceslao Ruccolo – La Sana alimentazione e/o il Mangiare sano sottintendono la capacità di alimentarsi in modo corretto. I bambini e i ragazzi hanno bisogno di conoscenze e di sperimentazioni dirette dei comportamenti diversi, quali approcci ad un sistema alimentare complesso”. Per tutto quanto questo, anche gli altri i relatori hanno fatto emergere la necessità della scelta di uno stile di vita sano e responsabile, dello sviluppo delle conoscenze da parte dei ragazzi dei gruppi di alimenti, la corretta ripartizione del cibo nel corso della giornata e in ogni singolo pasto e l’importanza dell’attività fisica; ma, soprattutto, è emersa la necessità di combattere le false notizie la disinformazione sull’alimentazione.
“Serve consapevolezza e informazione. Bisogna soprattutto elevare l’attenzione dei genitori al problema dell’obesità infantile, poiché i dati mostrano che molte madri non riconoscono che i propri figli sono sovrappeso o obesi – ha detto, tra l’altro, il Dottor Antonio Pacella nel suo intervento – Anche il problema delle mense scolastiche a mio avviso andrebbe discusso con i genitori per far capire loro quanto quel pasto abbia valore sia economico che nutrizionale. Troppe mense vengono gestite solo a livello politico e amministrativo. Nell’alimentazione si pensa sempre al concetto di qualità, ma il problema reale sono le quantità”.
Si è detto anche che “formazione e informazione” sono indispensabili per chi è responsabile della crescita dei giovani e della gestione della spesa: genitori e insegnanti. Ma occorre attenzione proprio alla ristorazione collettiva in quanto sempre più bambini mangiano a scuola o fuori casa e infine anche alle pubblicità che inducono a consumare sempre più zuccheri, grassi e sale.“Mi rendo conto che oggi la finalità dell’evento è quello di valorizzare la cultura e le tradizioni enogastronomiche – ha detto il Professor Franco Salvatori – È necessario valorizzare un’autentica conoscenza dei modi di produzione e di trattamento del cibo, dei prodotti agroalimentari sia in chiave storica che in chiave attuale, facendo acquisire conoscenze specifiche del territorio, realizzando una forte interconnessione tra gli itinerari enogastronomici e la cultura locale, non dimenticando le importanti implicazioni e la funzione abilitante dell’ospitalità”.
A tutti i duecento ragazzi presenti sono state consegnate le “Pagnottine di Pane” prodotte per l’occasione e donate dai panificatori, di Fiesa Assopanificatori Confesercenti d’Abruzzo, Federico De Luca di Tagliacozzo, Leonardo Buccilli di Ortucchio, Claudio Nucci di Aielli, Gabriele Cipriani di Collarmele e Francesco Cialfi di Montereale.