(ANSA) – MATERA, 21 FEB – “Cambiare la scuola deve essere l’appuntamento per il presente e il futuro del Braille”: lo ha detto il presidente nazionale dell’Uici (Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti), Mario Barbuto, a conclusione della XII Giornata nazionale del Braille che si è tenuta a Matera.
“Credo che il Braille – ha aggiunto – si porti dietro una sorta di maledizione sin dalle sue origini poiché chi lo osteggiava lo riteneva segregante. Per imparare a leggere e scrivere, il Braille è invece un indispensabile e insostituibile strumento di conoscenza e di cultura”.