Che la situazione economica del comune di Gioia Tauro fosse tutt’altro che florida lo si sapeva già da tempo.
Mancano ancora dati ufficiali, ma il Commissario Straordinario dr. Antonio Reppucci, raggiunto dai microfoni di TeleMia, ha dipinto una situazione che definire difficile sarebbe riduttivo.
Il debito ammonterebbe ad oltre 40 milioni di Euro, la percentuale di riscossione dei tributi non supererebbe il 30% e per pagare i suoi dipendenti il Comune è costretto a chiedere ulteriori anticipazioni di cassa agli istituti bancari, manovra che complicherebbe ulteriormente l’operato del prossimo Primo Cittadino.
Il prossimo Sindaco quindi, più che attuare politiche espansive, dovrebbe impegnarsi a riscuotere i tributi e razionalizzare la spesa.
Eppure per risolvere le varie criticità di Gioia Tauro è impensabile operare esclusivamente per risanare i conti. C’è bisogno di far partire un servizio efficiente di raccolta differenziata, di ripristinare il manto stradale che oramai è sempre più disastrato, di sistemare gli edifici pubblici.
I cittadini Gioiesi, dopo svariati anni di Purgatorio, sperano che le prossime elezioni possano riportare la città ad una situazione perlomeno dignitosa. Ma come si farà a reperire i fondi a fronte di una situazione così ingarbugliata?
Christian Carbone