(ANSA) – ROMA, 7 FEB – “Ho sempre cercato di accogliere le
parti private delle vicende processuali con il sorriso: ho
sempre immaginato che il potere legato a questo mestiere vada
esercitato con responsabilità. Ho sempre immaginato il senso di
angoscia che prova l’estraneo che entra nel Palazzo di
giustizia”. Con queste parole il pm di Napoli Henry John
Woodcock ha rivendicato davanti alla Sezione disciplinare del
Csm la correttezza del suo operato. Woodcock è sotto processo
disciplinare insieme alla collega Celestina Carrano per
l’interrogatorio – nell’ambito dell’inchiesta Consip – dell’ex
consigliere di Palazzo Chigi Filippo Vannoni, che secondo
l’accusa venne sentito come testimone e dunque senza difensore,
anche se avrebbe dovuto in realtà essere indagato. E gli vengono
contestate anche le modalità con cui avvenne
quell’interrogatorio, vissute dallo stesso Vannoni come lesive
della sua dignità. A quell’interrogatorio “Vannoni arrivò già
sconvolto e trafelato”, ha detto Woodcock.