“In Campania, dove la sanità è ancora commissariata perché i conti non tornano e i livelli essenziali di assistenza (LEA) sono al di sotto della media nazionale, manca una figura fondamentale del sistema sanitario, già presente in altre regioni. Si tratta dell’infermiere di famiglia e di comunità. Ecco perché ho depositato in Consiglio regionale una proposta di legge per la sua istituzione, disciplinandone aspetti e funzioni sia sotto il profilo normativo sia sotto quello organizzativo che strettamente operativo”. Lo dichiara Flora Beneduce, consigliere regionale e componente della Commissione Sanità della Campania.
“L’infermiere di famiglia e di comunità può giocare un ruolo importante nella umanizzazione delle cure ma non solo. La sua mission è quella di garantire la continuità assistenziale sul territorio, favorendo l’appropriatezza delle prestazioni e, aspetto per niente trascurabile, abbattendo i costi dovuti al ricorso improprio all’ospedalizzazione”, spiega Beneduce.
“Si tratta di una figura che si occupa di assistenza h24, in collaborazione con il medico di famiglia, operando in sinergia in una zona ben circoscritta, come – ad esempio – il quartiere di una grande città, un centro di medie dimensioni o una piccola comunità”, prosegue l’esponente azzurro.
“ Questa nuova figura infermieristica – aggiunge – potrebbe assistere malati cronici, ma anche malati in fase acuta che non richiedono, tuttavia, cure intensive o praticabili esclusivamente in ospedale: si pensi alle epidemie influenzali, alle persone appena dimesse che necessitano di medicazioni o trattamenti farmacologici, a pazienti che praticano dialisi peritoneale e alle neo mamme alle prese con l’allattamento e lo svezzamento”.
“All’ammalato sarà quindi consentito di essere assistito dall’infermiere direttamente presso il proprio domicilio, con la prospettiva di contribuire a ridurre gli accessi al pronto soccorso, le degenze ospedaliere, nonché le riammissioni, operando insieme al medico di famiglia come filtro per quegli eventi patologici gestibili con successo – o, addirittura, con maggiore efficacia – a livello domiciliare”, evidenza la consigliera Beneduce.
“Mi aspetto ora una rapida calendarizzazione da parte della Commissione Sanità del testo, poiché trattasi di un tema delicato, che fa fronte ad una necessità più volte emersa anche durante le audizioni in Consiglio regionale. I cittadini hanno il diritto di ricevere cure appropriate, dal volto umano ed efficaci. Questa legge va esattamente in questa direzione e merita di essere discussa al più presto nell’interesse dei campani e della loro salute”, conclude Beneduce.