(ANSA) – NAPOLI, 20 MAR – Protestano gli operatori contro la decisione del Comune di Napoli di far partire dall’1 aprile prossimo l’aumento di 50 centesimi la tassa di soggiorno in città. “Il Comune pensa di ricavare dal turismo più di quanto è possibile. L’aumento dell’imposta di soggiorno, infatti, non solo rappresenta un aggravio di spesa per il turista, ma anche un aggravio di lavoro per il personale degli alberghi oltre a creare difficoltà per gli aggiornamenti dei programmi gestionali. Ma anche l’immediatezza dell’entrata in vigore è deprecabile”, dice il presidente di Federalberghi Napoli, Antonio Izzo. “I problemi finanziari del Comune di Napoli non possono essere risolti elevando la tassa di soggiorno, quindi penalizzando l’attività turistica. I proventi della tassa dovrebbero essere destinati completamente al miglioramento dei servizi turistici, non utilizzati per fare cassa, come è finora avvenuto”. Lo afferma il presidente della sezione Turismo di Unione Industriali Napoli, Giancarlo Carriero. “Ci hanno convocato per farci prendere atto di una scelta unilaterale, ospiti costretti a subire un aumento mentre la concorrenza tra città e territori si fa sempre più agguerrita – dice Agostino Ingenito, presidente Abbac – I nostri gestori ora sono in imbarazzo a dover comunicare l’aumento ai turisti mentre mancano servizi, decoro e sicurezza e nulla si sa dell’utilizzo di quei fondi raccolti dai nostri operatori e versati nelle casse del Comune”.(ANSA).