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A Parma una nuova casa per l’oncologia

Le specialità di cura dei tumori avranno a Parma un’unica grande casa, accogliente e funzionale, che permetterà ai professionisti di lavorare fianco a fianco e offrirà ai pazienti ambienti più confortevoli e tecnologie avanzate: 9.000 mq in un unico Centro, con 6 piani per terapie oncologiche, radioterapia e degenza, 35 ambulatori e ampi spazi per l’accoglienza. Il piano seminterrato ospiterà 3 locali per gli acceleratori lineari. Il nuovo Centro oncologico sorgerà a fianco della Torre delle Medicine di via Volturno e avrà un accesso carrabile da via Abbeveratoia, con 200 nuovi posti auto.

    Il progetto, presentato oggi e proposto da Azienda Ospedaliero-Universitaria con il Comitato Consultivo Misto, Azienda Usl e Università di Parma, ha incontrato un’ampia condivisione nelle istituzioni del territorio. A marzo 2016 è stato approvato dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria e ha ottenuto la disponibilità di Fondazione Cariparma, che sostiene la realizzazione e l’implementazione di tecnologie con un importante contributo economico.

    “L’idea di realizzare un Centro oncologico – spiega Massimo Fabi, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria – nasce a fine 2015, in occasione dell’inaugurazione dell’Ala Sud. Ora, grazie a un lavoro di squadra, molti degli impegni presi sono stati realizzati, agendo su più fronti. Abbiamo dapprima spostato il vecchio Day hospital al Cattani, offrendo ai pazienti del Maggiore uno spazio ambulatoriale più adeguato.

  Di pari passo è proseguito il progetto del nuovo Centro, grazie alla disponibilità di finanziamenti da parte di Fondazione Cariparma, Stato, Regione, oltre a fondi aziendali recuperati grazie a una più attenta gestione delle spese”. Dopo la presentazione del progetto, “la prossima tappa è l’avvio dei percorsi per l’aggiudicazione dei lavori. L’obiettivo è partire con i cantieri tra fine 2019 e inizio 2020”. “Ma l’oncologia a Parma – prosegue Fabi – non è solo muri, tecnologia e numeri. È impegno quotidiano di medici, sanitari, infermieri, tecnici e operatori. È l’impegno di oltre 160 professionisti del Maggiore, cui si aggiunge il personale dell’assistenza domiciliare di Azienda Usl e di 280 medici di base per circa 7000 paziente. Una cura oncologica che passa dall’integrazione tra aziende sanitarie e tra specialisti”.

    Dopo la presentazione in anteprima del progetto è stata avviata una sottoscrizione pubblica di raccolta fondi, con l’obiettivo sia di migliorare l’accoglienza ai pazienti sia di mettere a disposizione dei cittadini le tecnologie più avanzate in campo oncologico. La gestione delle risorse finanziarie raccolte è assegnata a Munus, Fondazione di Comunità di Parma, che opera sul territorio per promuovere il dono e la cultura della solidarietà affiancando persone, famiglie, istituzioni, imprese, enti ed organizzazioni “che desiderano contribuire alla costruzione del bene comune”.

Alla Fondazione Munus spetta il compito di conservare il capitale raccolto, assicurare trasparenza nella gestione, garantendo che ogni euro donato venga destinato interamente al progetto. 
   

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