“Riteniamo la situazione molto grave e per noi fermare il contagio viene prima di qualsiasi altra cosa. Se distribuire cibo a casa diviene indispensabile, ci devono pensare lo Stato, la Protezione Civile e gli organi preposti. Noi ci fermiamo”. È l’annuncio di ‘Riders Union Bologna’, che riunisce parte dei fattorini impegnati nelle consegne a domicilio in città ed è uno dei primi tentativi in Italia di rappresentanza sindacale di questa professione.
“Abbiamo lavorato in questi giorni in preda alla paura, principalmente per piattaforme che non ci hanno fornito i dispositivi di sicurezza necessari”, ricordano in un post pubblicato su Facebook. L’appello allo stop, dunque, dipende dal fatto che “le indicazioni di sicurezza fornite dal Governo non sono possibili da rispettare per le app del food delivery” e “non lo sono a maggior ragione da oggi quando abbiamo scoperto incredibilmente di trovarci davanti a un’irresponsabile liberalizzazione delle attività di consegna a domicilio”.