Pena più che dimezzata in secondo grado per Alessandro Baldanza, 37 anni, impiegato, accusato a Bologna della morte di Iulian Cucu, vigilante romeno di 40 anni investito la notte tra il 2 e il 3 aprile 2016 in via Casteldebole. La Corte di assise di appello ha infatti riqualificato il reato da omicidio colposo stradale con fuga a eccesso colposo di legittima difesa e ha riconosciuto, oltre alle generiche, l’attenuante del risarcimento alla vittima: il risultato è stato che la pena per Baldanza, difeso dall’avvocato Claudio Cenacchi, è passata da cinque anni a due anni, con la condizionale.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori il 36enne si era appartato con una prostituta nei pressi di un casolare in periferia. L’uomo raccontò di essersi spaventato quando Cucu e un collega, entrambi addetti alla vigilanza di un immobile diroccato, si erano avvicinati alla vettura con le torce, in una strada sterrata. Era quindi partito e aveva urtato il 40enne romeno, poi la stessa notte si costituì.
Nei suoi confronti non sono mai state applicate misure cautelari, ma la Procura in primo grado aveva contestato l’omicidio volontario con il dolo eventuale, chiedendo dieci anni. Il sostituto pg del processo di appello ne ha invece chiesti tre e mezzo e la riqualificazione in legittima difesa putativa con errore determinato da colpa. Per conoscere il ragionamento della Corte di assise di appello, presidente Orazio Pescatore, bisognerà attendere le motivazioni, che saranno depositate in 90 giorni. La difesa aveva sostenuto al tesi dell’aggressione subita e cioè che l’imputato si era sentito minacciato e aggredito.