(ANSA) – MILANO, 1 GIU – “Se ripenso a tutte le volte che ho guidato dopo aver bevuto, mi convinco che la patente avrebbero dovuto ritirarmela almeno una volta ogni fine settimana. Avrei potuto causare incidenti, fare del male a me stesso, agli amici che salivano con me in auto, ma più di tutto avrei potuto far del male ad altri, persone innocenti che avrebbero solo avuto la sfortuna di incrociare il loro cammino con il mio”. Così Stefano Garavini, imprenditore 51enne di Forlì, racconta nel libro ‘Una vita senza patente’ dell’editore lombardo Leone, la sua storia di ragazzo cresciuto sulla riviera romagnola, nel mito dei motori, delle serate in discoteca e delle bevute tra gli amici.
E proprio quelle bevute, unite alla decisione di mettersi alla guida di una macchina o di una moto, gli sono costate per ben otto volte la patente.
Garavini incontra per la prima volta i lettori e firma le copie del suo romanzo domani, 2 giugno, presso la Mondadori Bookstore del centro commerciale Meridiana, a Casalecchio di Reno (Bologna).