(ANSA) – TRIESTE, 13 NOV – “La Francia punta a diventare una delle cinque potenze mondiali nel campo dell’intelligenza artificiale (AI)”. Per questo, lo scorso anno “ha messo in campo investimenti per 1,5 miliardi di euro fino al 2022”. Una cifra che fa impallidire gli istituti di ricerca italiani, ma che Oltralpe viene percepita come indispensabile, perché “perché l’AI ha un impatto positivo su molti aspetti della nostra vita e sull’economia. Per questo motivo non bisogna averne paura. Non va demonizzata, ma piuttosto governata”. A fare il punto su quello che ormai da molti viene definito un vero e proprio braccio di ferro tra potenze per la supremazia sulla robotica e gli algoritmi è Bertrand Braunschweig, coordinatore del piano nazionale francese per l’AI e direttore dell’Inria (Institut national de recherche dédié aux sciences du numérique) in questi giorni a Trieste, dove ha preso parte a un seminario ospitato dalla Sissa dedicato al tema.(ANSA).