(ANSA) – TRIESTE, 6 FEB – Il 2,7% del territorio regionale è
a rischio frane (per 210 kmq di superficie), mentre il 19,6% è a
rischio idraulico (pari a 1.539 kmq di superficie). E’ quanto
emerge in un rapporto pubblicato dal Centro Studi di
Confagricoltura Fvg che rileva come negli ultimi due anni, il
rischio frane è cresciuto dell’1,3%, anche a causa
dell’abbandono di molti terreni agricoli e della maggiore
impermeabilizzazione del suolo. “Secondo una stima del ministero dell’Ambiente, le zone
agricole sono, dopo strade e ferrovie, quelle maggiormente
colpite dai danni da frane provocati dall’intensità delle
precipitazioni meteoriche”, sottolinea Claudio Cressati,
presidente Confagricoltura Fvg. Tra le vittime, molti gli
agricoltori sorpresi dai temporali e dai fenomeni alluvionali
mentre cercano di mettere in sicurezza gli animali e i beni
strumentali delle proprie aziende. Secondo uno studio del CNR,
dal 1968 a 2017, frane e inondazioni hanno provocato circa 1.800
morti, 2mila feriti e 317 evacuati senzatetto. (ANSA).