(ANSA) – PORDENONE, 23 MAR – Ora “lo sforzo comune deve essere quello di scongiurare la pandemia: dopo ci sarà una ripresa, che magari poggerà su presupposti, diversi, ma sono fiducioso che l’industria italiana tornerà come e anzi più forte di prima”.
Lo ha affermato, all’ANSA, il presidente di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti, rispondendo a una domanda sulle conseguenze del Dpcm.
“Siamo di fronte a una sfida epocale – ha ammonito Agrusti – dobbiamo essere consapevoli che ogni mese di chiusura (in Italia, ndr) ci costa 100 miliardi in termini di Pil, e questo è un enorme problema per il Paese. Ma ora deve prevalere la tutela della salute pubblica”.
“Come Fvg abbiamo sempre portato le istanze di un’imprenditoria responsabile”. “Gli industriali si accingono a dare seguito alle indicazioni del Dpcm – ha concluso – ci sono queste ore residue, si lavora per mettere in sicurezza gli impianti e per consegnare ai clienti i prodotti finiti”. In “90% delle industrie resterà comunque chiusa fino a nuove disposizioni”.