(ANSA) – UDINE, 18 APR – La diffusione del Covid-19 su scala globale ha innescato “una recessione pesante, di intensità pari o superiore a quella del 2008-2009”, e lo scenario che si profila per l’economia del Fvg, già in rallentamento dalla seconda parte del 2019, è di una contrazione del Pil pari al 7,1% nel 2020, più intensa di quella che si potrebbe registrare in Italia (-6,5%) e simile al calo che subirebbe il Nord Est (-7,0%). E’ quanto risulta dalle elaborazioni dell’Ufficio Studi di Confindustria Udine su dati Prometeia aggiornati a metà aprile 2020.
Tale scenario, puntualizza Confindustria Udine, “già di per sé molto preoccupante, è condizionato dall’ipotesi che si provveda ad una progressiva rimozione del blocco produttivo a partire dall’inizio di maggio. Se così non fosse, la caduta sarebbe ancora peggiore”.
Quanto al 2021, ci si attende un rimbalzo del Pil in FVG del +3,4%. “Ma più tardi ripartiamo – annotano gli industriali friulani – più a lungo sarà difficile contenere non solo la caduta, ma anche la ripresa”. (ANSA).