(ANSA) – TRIESTE, 06 GIU – “Come con il covid, ora che è passata la prima fase, quella dell’indignazione e della tristezza, si passa alla fase 2 e prima di tutto bisogna che il porto lavori”. Ma “la fase due è anche cominciare a spostare l’attenzione da cuore e pancia e iniziare a usare la testa”. Lo ha detto Zeno D’Agostino rivolgendosi ai lavoratori del porto di Trieste in presidio dalle 12 di ieri davanti al varco quattro del porto nuovo. Un invito che è stato accolto da sindacati e lavoratori, i quali poco più tardi hanno interrotto la protesta, cominciata a seguito della pronuncia dell’Anac che ha destituito D’Agostino dalla carica di presidente del Porto.
Quest’ultimo è stato accolto da applausi e incoraggiamenti.
“C’è bisogno di restare tutti uniti – ha detto ai lavoratori – se viene qualcuno qui in presidio è perché è dalla nostra parte.
L’errore più grosso è dividerci”.
Lo sciopero a oltranza, proclamato da Cgil, Cisl, Uil e Ugl Mare dopo l’inizio della protesta, “è quindi stato revocato – ha spiegato il segretario provinciale della Uil Trasporti, Marco Rebez – e si ricomincerà a lavorare a pieno regime con il turno delle 19. Rimane lo stato di agitazione”. (ANSA).