(ANSA) – ROMA, 09 MAG – “Io penso che sia un po’ una forzatura riprendere, poi se dovremo farlo lo faremo. Leggevo anche di stare a distanza due metri in una partita, ma come si fa?”.
Dai microfoni di Radio Bianconera l’ex juventino Lorenzo Ariaudo, difensore attualmente al Frosinone, esprime le proprie perplessità sulla ripresa dell’attività calcistica.
“Secondo me troppa gente parla, anche chi conosce poco il mondo del calcio – dice ancora Ariaudo -. Magari noi siamo giovani, ma a casa abbiamo la famiglia, neonati, anziani, nello staff ci sono magazzinieri e tante altre figure e non tutti sono giovani. Sicuramente un po’ abbiamo paura, è uno sport di contatto, riprendere la stagione è un po’ una forzatura. La voglia da parte di tutti c’è, ma devono esserci le condizioni giuste che devono essere trovate. Comunque ci stiamo allenando, e se verremo chiamati in causa ci faremo trovare pronti”.
Poi un commento sui suoi anni alla Juventus: “la Juve è una scuola di vita, la prima cosa che ti insegna è a diventare uomo e dopo calciatore, è il loro slogan quando inizi. Sono stato lì dai 9 anni fino ai 20-21. Ogni anno cambiavi allenatore e dovevi metterti in discussione, ogni anno dovevi dimostrarti all’altezza. È stata una scuola di vita, senza di quella non avrei i valori che mi porto dietro e che spero un giorno di insegnare a mio figlio”. (ANSA).