(ANSA) – ROMA, 29 APR – “Troppo potere agli ultras”: Clarence Seedorf sintetizza così uno degli aspetti del fenomeno razzismo negli stadi italiani. Intervenuto a ‘Radio anch’io sport’ l’ex campione del Milan, e oggi ct del Camerun, ha detto che “con le tecnologie si possono identificare facilmente questi gruppi e non farli più entrare in uno stadio. L’ordine pubblico deve agire e creare un sistema per identificare questi gruppi.
Sennò di che cosa parliamo? Se istituzioni e polizia mostrano di stare dalla parte giusta, è una cosa buona anche per chi sta in campo”. Seedorf ha poi aggiunto che “la rabbia di fronte agli episodi di razzismo da parte di gruppi che sono sempre stati piccoli” deriva soprattutto dalla difficoltà “di trovare il modo di opporsi. Noi siamo liberi di fare il nostro lavoro in campo, nessuno lascia il campo di gioco per gli insulti, c’è il rispetto agli altri spettatori”.