Il nuovo ad di Autostrade, Roberto Tomasi, sapeva che il direttore dell’VIII tronco di Bari, Gianni Marrone, non aveva fornito documenti all’ispettore del Mit Placido Migliorino e che aveva omesso di dare documentazione alla guardia di finanza nel corso di una perquisizione. E’ quanto emerge dalle intercettazioni telefoniche depositate al Riesame nell’ambito dell’inchiesta bis sui report edulcorati che a settembre ha portato a tre arresti domiciliari e sei interdittive, tra tecnici e dirigenti di Aspi e Spea.