(ANSA) – GENOVA, 27 SET – Il Consiglio regionale della Liguria ha approvato la delibera con cui chiede il referendum per abrogare la parte proporzionale della legge elettorale nazionale. È la settima Regione italiana a farlo dopo Veneto, Lombardia, Sardegna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Abruzzo.
Ne bastavano cinque per chiedere il referendum. Il via libera arriva dopo due giornate di discussione. A favore il centrodestra e il consigliere Giovanni Boitano entrato nel Gruppo misto dopo aver lasciato ‘Liguri con Paita’, il gruppo che sosteneva l’ex candidata alla presidenza della Regione, la renziana Raffaella Paita. Astenuto il consigliere Giovanni De Paoli (ex Lega).
Pd, M5S e Rete a Sinistra hanno abbandonato i lavori a inizio seduta dopo che il presidente dell’assemblea Alessandro Piana (Lega) in base al regolamento ha accorpato la votazione sugli emendamenti. “Una prepotenza – ha detto Valter Ferrando (Pd) – Fateci votare gli emendamenti uno ad uno”.
“La Liguria di Toti arriva settima tra le Regioni che chiedono il referendum, non entra neppure in in Europa League, siete inutili e servi della Lega”, dice Luca Garibaldi (Pd). “Una pagina buia della storia del Consiglio”, afferma Giovanni Lunardon (Pd). “Siamo costretti a uscire perché non viene rispettata la democrazia”, dice Alice Salvatore (M5S). Il referendum per il maggioritario “non è servo di nessuno.
Chiunque voglia giustificare dietro a un proporzionalismo melassoso Governi legittimi ma lontani dalla volontà degli elettori, non fa il bene del Paese. Chiedere una legge elettorale maggioritaria dove i cittadini possono scegliere i rappresentanti e dove il Paese all’indomani dell’elezioni sceglie da chi essere governato, credo che non sia interesse di Salvini, ma un puro interesse del Paese.
Chi un po’ menagramo parlava di una maggioranza un po’ traballante in Liguria credo che oggi si debba ricredere: non solo tutte le anime della maggioranza hanno votato sì, ma la maggioranza si allarga”, ha detto Toti facendo riferimento al voto di Boitano.
In precedenza c’era stata una protesta dei 5S che avevano srotolato un tappeto verde in aula. “Toti è asservito completamente a Salvini”, ha dichiarato la capogruppo M5S Alice Salvatore. I gruppi del Pd e di Rete a Sinistra-LiberaMente Liguria hanno alzato cartelli con scritto “Liguria, no Pontida”.
Sono intervenuti i commessi dell’assemblea per riportare l’ordine in aula. “Ci togliamo la giacca perché questo Consiglio è inutile, la Liguria è irrilevante persino nella richiesta di referendum”, annuncia Giovanni Lunardon (Pd). Boitano non ha partecipato alla protesta.