Parte in Regione l’attivazione dello smart working. E’ stato deciso dall’Ente dopo la sperimentazione avviata a seguito dell’emergenza per il crollo del ponte Morandi a cui avevano partecipato 60 dipendenti.
L’obiettivo era ridurre il più possibile i disagi negli spostamenti casa-lavoro a tutti i dipendenti che arrivano in Regione dalla Valpolcevera. Dopo la sperimentazione la Regione ha esteso lo smart working a tutti. L’obiettivo è quello di promuovere una migliore conciliazione ‘vita-lavoro’ con nuove modalità flessibili in quanto il dipendente potrà lavorare da luoghi diversi dalla sede. Ogni dipendente ha fino a 2 giorni di smart working alla settimana. “Si tratta di un’ottima opportunità per i lavoratori e le lavoratrici che hanno bambini e genitori, o più in generale, persone da accudire che vivono lontano dalla sede di lavoro – dice Paolo Sottili, direttore della Direzione Centrale Organizzazione – Ci aspettiamo un miglioramento della produttività con lavoratori più motivati e soddisfatti”.