Accordo fatto tra Culmv e terminalisti genovesi. L’intesa raggiunta oggi, che consente ai portuali genovesi di chiudere in pareggio il bilancio 2018, prevede che i terminalisti versino alla Compagnia unica dei lavoratori portuali 1.659.000 euro di adeguamenti tariffari.
Altri 250 mila, per far quadrare del tutto i conti, li metterà la stessa Culmv che si impegna anche a costituire un fondo rischi di altri 250 mila euro per il 2019, già previsto nel piano di ristrutturazione. E’ il secondo tassello che va a posto, dopo che ieri l’Autorità di sistema portuale di Genova e Savona ha deliberato l’erogazione di 2,5 milioni ai camalli, per formazione e ricollocazione dei soci inabili al lavoro in banchina. Per il 2018 la partita è chiusa, ma per la Culmv è necessario iniziare subito a discutere per arrivare ad un accordo quadro sulle tariffe per non arrivare anche nel 2020 all’ultimo minuto. “Con gli strumenti partecipativi dell’Autorità portuale arriviamo all’equilibrio – sottolinea Silvano Ciuffardi, viceconsole della Culmv – ma bisogna trovare la tariffa: così come è oggi non funziona, serve una tariffa di equilibrio”. L’intesa di oggi prevede anche un tavolo mensile permanente per monitorare l’avanzamento del piano di efficientamento della Culmv. “Fa parte delle richieste dei terminalisti, ma è importante, perché dentro non c’è solo la situazione economica della Compagnia – prosegue Ciuffardi – ma anche le esigenze formative, le giornate lavorate e tariffe adeguate”. (ANSA).