Il reparto di radioterapia oncologica dell’ospedale San Martino di Genova è in tilt a causa di guasti ai macchinari e i pazienti sono costretti a trasferirsi nel nosocomio di Savona con un pullmino messo a disposizione dall’ospedale. I primi lo faranno lunedì prossimo.
E’ la decisione assunta dalla direzione del policlinico per fronteggiare lo slittamento delle cure per pazienti che in alcuni casi non possono rinviarle. I disagi in reparto sarebbero cominciati nel marzo scorso, quando si è rotto il primo dei quattro macchinari del Cancer center, facendo dilatare i tempi di cura. Il caso si è ingigantito quando, la scorsa settimana, si è rotto il secondo macchinario. Per il presidente della Regione Giovanni Toti e l’assessore regionale alla Sanità Sonia Viale la situazione “è inaccettabile”. Sono 123 i pazienti in lista d’attesa, così il direttore generale Giovanni Ucci ha organizzato le cure in trasferta che interessano però 28 malati, quelli che hanno già fatto le operazioni di centratura.
Intanto è scattata una inchiesta interna, dopo la denuncia di una paziente che aveva segnalato i guai a radioterapia, per sapere se le procedure con cui è stato trattato il suo caso urgente sono state corrette e pare, secondo il direttore generale, che “sia stato trattato con criteri di assoluta appropriatezza”. Il primario Renzo Corvò ha però segnalato che dal 4 marzo scorso, quando si è rotto il primo macchinario, il reparto ha sforato del 15-20% i tempi di attesa previsti in base alle indicazioni cliniche. Oggi alla radioterapia sono in uso tre macchine: un apparecchio per la tomoterapia del 2009 e due acceleratori lineari del 2007 e del 2015. Un terzo acceleratore del 2000 fermo da marzo verrà sostituito con una tomoterapia.
(ANSA).