Nuovi sviluppi nell’inchiesta sulla nave Bana, il cargo libanese sospettato di avere trasportato armi e cingolati dalla Turchia alla Libia per rifornire l’esercito del governo nazionale. I pm Marco Zocco e Maria Chiara Paolucci hanno iscritto nel registro degli indagati quattro persone tra ufficiali e marittimi della motonave con l’accusa di favoreggiamento. Avrebbero depistato le indagini mentendo inizialmente su quanto sapevano realmente. L’inchiesta di polizia di frontiera, Digos e capitaneria di porto sta approfondendo anche un nuovo aspetto: c’è il sospetto, infatti, che armi e cingolati siano stati caricati non solo in Turchia ma anche in Crimea e altri porti del Mar Nero. Stamani è stato interrogato il comandante della nave Youssef Tartoussi, arrestato due giorni fa per traffico internazionale di armi.
L’uomo, difeso dagli avvocati Cesare Fumagalli e Michele Mordiglia, ha detto al gip solo di non avere navigato in acque italiane e si è avvalso della facoltà di non rispondere sulle altre domande.