(ANSA) – MILANO, 18 GEN – L’attualissimo tema del conflitto fra le leggi degli uomini e il senso morale e di giustizia collettivo, ma anche individuale. Quando una persona – in qualunque luogo e tempo – deve fare una scelta che infrange il diritto eppure ricompone il senso stesso dell’umanità. E’ questo il dramma etico dell’Antigone, la tragedia di Sofocle che tutt’ora giuristi e filosofi, ma non solo, mettono al centro del significato di dirsi uomini e donne retti e allo stesso tempo equi. Sull’argomento scende in campo Eva Cantarella, 84 anni, insigne studiosa del diritto antico greco e latino, ma in verità del diritto dell’oggi.
Tanto che lunedì prossimo, alle 21 a Milano al Centro Coscienza in corso di Porta Nuova, la studiosa e docente universitaria riapre il dibattito mai chiuso nella conferenza ‘Antigone, un conflitto di diritto’ nell’ambito del ciclo ‘Il mito, un linguaggio eterno’. Il mito, e le sue strutture, inteso anche come strumento di evoluzione personale.