(ANSA) – ANCONA, 04 LUG – Gli emendamenti utili a sbloccare la ricostruzione post sisma 2016 non passano in Commissione bilancio della Camera. Un pacchetto di misure che sarebbe servito, tra l’altro, alla stabilizzazione del personale, alla proroga dello stato di emergenza dopo il 31 dicembre, all’aumento degli incentivi per i tecnici chiamati a nuovi adempimenti con l’autocertificazione e destinare il 5% dei fondi per la ricostruzione publica al sostegno delle attività produttive. Lo dicono i sindaci e i comitati del cratere marchigiano, che insorgono. “Se al governo non interessa ricostruire le nostre città lo dica chiaramente, ma noi non ci stiamo e daremo battaglia”, dice all’ANSA il sindaco di Camerino Sandro Sborgia. “È un’offesa a tutti i terremotati e agli amministratori del cratere, adesso la misura è colma”, rincara la dose Mauro Falcucci, sindaco di Castelsantangelo sul Nera.
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