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Morto Cesanelli: dolore e cordoglio Comune di Macerata

(ANSA) – MACERATA, 28 SET – Dolore e cordoglio del sindaco Romano Carancini, dell’assessore alla Cultura Stefania Monteverde e di tutta l’Amministrazione comunale di Macerata per la morte di Piero Cesanelli, fondatore e anima di Musicultura avvenuta oggi pomeriggio all’età di 73 anni. “Piero è stato la figura centrale della musica d’autore degli ultimi quaranta anni – afferma il sindaco Romano Carancini -, a suo modo una sorta di talent scout che ha dato opportunità a tanti giovani che per la prima volta hanno tentato il grande salto’ nel mondo del professionismo e offerto la ribalta a tanti nomi storici della canzone italiana. Ha sempre avuto un grande pregio: quello di intercettare nuovi talenti e nuove espressioni musicali, penso a Simone Cristicchi, a Mirkoeilcane, ma ne potrei citare tanti altri. Piero Cesanelli ha impersonato una delle scelte culturali più importanti della città, che è Musicultura e il suo modo di vivere questa festa è sempre stato corale, insieme agli altri, lontano dai riflettori, sempre rifuggendo il ruolo del protagonista. Un uomo discreto e timido, profondo, un grande amico, sempre di stimolo nel confronto politico in merito alle scelte culturali. Vivo con grande dolore questa perdita per un uomo con il quale era bellissimo parlare di tutto”. “È una grande perdita per il mondo della cultura – dice invece l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde -. Piero Cesanelli ha avuto il coraggio di coltivare un sogno e renderlo una grande impresa, continuare a cercare nei giovani quell’arte di mescolare parole e musica che ci ha consegnato la tradizione della canzone popolare d’autore. Oggi ci lascia una eredità importante: continuare a fare di Musicultura il luogo dove i generi si incrociano, le generazioni si incontrano, la cultura vola libera, l’umanità e le persone vengono prima di tutto.
    Questa città non smetterà di farlo con Ezio Nannipieri, compagno di viaggio, con Paola Promisqui, compagna di vita, e con tutta la squadra di Musicultura. Ciao Piero!”.
   

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