L’assessore all’Istruzione Loretta Bravi insieme agli assessori all’istruzione delle Regioni ieri al termine della riunione della Commissione Istruzione e Lavoro della Conferenza delle Regioni esprime forte preoccupazione perché fino ad oggi non sono arrivate le risposte del ministero dell’Istruzione alle richieste presentate in occasione del parere sul Piano scuola 2020-21. In particolare – hanno ricordato gli assessori – la Ministra aveva assunto l’impegno di rafforzare l’organico con la previsione di un “organico per l’emergenza”, partendo dal reintegro immediato dei 1090 posti comuni di docenti e dalla conferma del numero di autonomie scolastiche dell’anno in corso.
In accordo con la coordinatrice della Commissione Cristina Grieco, assessore della Toscana, l’assessore all’Istruzione Loretta Bravi ha auspicato “che il contingente di organico per l’emergenza sia ripartito fra le Regioni in base a criteri e parametri trasparenti e condivisi e non i base alle richieste dei tavoli regionali senza regole uniformi tra territori e tra scuole. Oggi comunque – ha concluso – in Conferenza delle Regioni è previsto un punto specifico sul Piano Scuola e in quella sede evidenzieremo le maggiori criticità da risolvere quanto prima per poter riaprire le scuole in sicurezza e nei tempi stabiliti”.
E’ previsto sempre per oggi inoltre, indetto dall’Ufficio Scolastico Regionale, il secondo tavolo regionale operativo delle Marche per la pianificazione delle attività scolastica e per la ripartenza 2020-2021.
“Dopo il primo tavolo interlocutorio oggi mi aspetto dall’USR che e’ il promotore del tavolo – aggiunge l’assessore Bravi – risposte concrete sul fabbisogno degli organici, degli spazi, del ripristino dei 40 posti dell’organico tagliato. Istanze attese e condivise con Anci , Upi, presidi e genitori. Quindi al di là degli esiti ministeriali l’incontro di oggi assume una particolare importanza. Il compito che ci eravamo assunti era quello di inviare il più presto possibile, entro il 15 luglio, al Ministero tutte le criticità per avere le risposte adeguate dal Ministero. In caso contrario il tavolo perderà la sua efficacia”.