“Con appena 841 euro l’importo medio delle pensioni marchigiane è il 16% più basso della media nazionale senza contare che nel 2020 sono diminuiti di oltre il 13% i versamenti previdenziali a segnalare una situazione allarmante di un mondo del lavoro sempre più precario e frammentato. È evidente che anche nelle Marche non va tutto bene come qualcuno al Governo vuole raccontare”. Sono le parole di Claudia Mazzucchelli, segretaria generale della Uil Marche, che nel commentare i dati dell’ultimo bilancio sociale dell’Inps ribadisce ragioni dello sciopero generale di giovedì 16 dicembre. “I dati dell’ultimo ci dicono che e” sottolinea nel ribadire le. “Tutta questa precarietà lavorativa – aggiunge – si traduce in povertà al momento del pensionamento e, visto che la Manovra Finanziaria è espansiva, ci saremmo aspettati interventi più incisivi sulla riforma del fisco, sulle pensioni, ma soprattutto sulle politiche del lavoro. Ormai è dimostrato che i contratti precari non aumentano le possibilità di lavoro ma rendono il lavoro esistente meno retribuito, meno qualificato e meno sicuro. Un Paese diverso, più equo e solidale, è possibile. Abbiamo presentato proposte concrete, per sostenerle saremo in piazza il 16 dicembre”. La Uil si prepara, dunque, con la Cgil, alla grande manifestazione che si svolgerà a Roma e contemporaneamente a Bari, Milano, Palermo e Cagliari. Dalle Marche è prevista la partecipazione di oltre un migliaio di persone che domani raggiungeranno la Capitale con pullman e mezzi privati nel rispetto dei comportamenti e delle norme anticontagio.
Uil Marche: “Lavoro precario e pensioni sempre più basse, ecco perché scendiamo in piazza”
Sciopero generale giovedì 16 dicembre
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