“La narrazione dei fatti che portarono alla Liberazione dell’Italia dal regime nazifascista e alla fine del secondo conflitto mondiale in Italia è sottoposta ad una sorta di filtro ideologico che genera confusione soprattutto nelle giovani generazioni che, al contrario, avrebbero bisogno di una ricostruzione quanto più possibile aderente alla realtà degli accadimenti e scevra da ogni condizionamento da parte di chi, per ragioni opposte, tende a darne un’interpretazione funzionale alla propria posizione politica. Ebbene, quanti ancora oggi si ostinano a dare una connotazione politica e ideologica al 25 aprile commettono un grave errore e mistificano gli eventi”.Così il presidente Donato Toma. Questa ricorrenza, dunque, deve servire a “onorare la memoria di tanti uomini e donne che offrirono la loro vita per dei nobili ideali” e a ribadire “il grande merito che la Resistenza ha avuto quale antesignana dei due grandi pilastri su cui poggia la nostra Costituzione: la democrazia e l’antifascismo.